La Honda presenta il nuovo marchio Honda E:Technology e annuncia i suoi piani di elettrificazione della gamma nei prossimi tre anni.
Il marchio Honda E:Technology contraddistinguerà, a partire dalla Honda Jazz Hybrid e dalla Honda e esclusivamente elettrica, tutti i modelli elettrificati della casa giapponese.
In arrivo un altro Suv ibrido e una nuova elettrica
Nei prossimi anni arriveranno quattro nuovi modelli Honda in Europa. Tra questi ci sono un nuovo Suv ibrido, che si va ad affiancare alla Honda Cr-v Hybrid, e una nuova elettrica che si aggiunge alla Honda e.
Adesso tocca alla Honda Jazz e alla Honda e
Le due novità Honda E:Technology del 2020 sono la Honda Jazz, disponibile esclusivamente in versione ibrida, e l’inedita Honda e, prima auto esclusivamente elettrica della Honda.
L’arrivo della Fiat 500 a batterie farà infatti salire parecchio l’attenzione dei potenziali clienti italiani nei confronti della soluzione elettrica per uso cittadino. Se saranno competitive, le sfidanti ne potranno trarre vantaggio.
La settima Renault elettrica
La piccola Twingo Z.E. è il settimo veicolo completamente a zero emissioni introdotto dalla Renault.
Si va ad aggiungere alla compatta Renault Zoe, al quadriciclo Twizy, ai veicoli commerciali Kangoo Z.E. e Master Z.E. e a due modelli venduti in estremo Oriente, la berlina RSM SM3 Z.E. e il piccolo SUV Renault City K-ZE, a listino rispettivamente in Corea e Cina.
Gamma elettrica Renault in Italia
Batteria e ricarica
La Renault Twingo è costruita su una piattaforma predisposta per la trazione elettrica.
La batteria realizzata con celle agli ioni di litio della LG Chem ha una capacità di 22 kWh .
L’integrazione nel pianale non compromette in nessun modo l’abitabilità a bordo e lascia invariato il volume del bagagliaio rispetto alle versioni con motore a combustione interna.
La gestione termica è indicata dalla Renault come un elemento di punta della tecnologia complessiva. Il sistema di raffreddamento è infatti ad acqua e questo rappresenta una novità assoluta per la Renault.
Batteria e caricabatterie Caméléon, lo stesso della Renault Zoe, consentono la ricarica su colonnine in corrente alternata di potenza fino a 22 kW.
Il gruppo motopropulsore costituito da motore, riduttore e caricatore è anch’esso lo stesso della Zoe ed è prodotto a Cléon, in Normandia.
Renault Twingo Z.E.
L’auto esce nella sua veste finale dallo stabilimento di Novo Mesto in Slovenia, che produce sulle sue linee di assemblaggio tutte le versioni della Renault Twingo.
Motore e prestazioni
Il motore ha una potenza di 60 kW (82 cv) ed eroga una coppia massima di 160 Nm.
L’accelerazione da 0 a 50 km/h si effettua in 4 secondi. La velocità di punta è di 135 km/h.
Interni personalizzabili della Renault Twingo Z.E.
Autonomia
La sua batteria da 22 kWh, secondo i dati forniti dalla Renault, garantisce circa 250 chilometri d’autonomia in ciclo WLTP cittadino e 180 chilometri nel ciclo WLTP Completo.
L’attivazione della modalità di marcia Eco-Mode, sempre secondo i dati della casa, permette di raggiungere un’autonomia di circa 215 chilometri su percorsi misti.
Frenata rigenerativa
Il guidatore può scegliere tra tre livelli di frenata rigenerativa. Nell’impostazione più accentuata, l’auto decelera con decisione al rilascio dell’acceleratore.
Questo permette di evitare, in molte situazioni di guida urbana, il ricorso al freno e realizza la cosiddetta guida con un solo pedale.
La Honda E è la prima vera auto elettrica della casa giapponese. Negli anni scorsi abbiamo visto prima una versione sperimentale della Jazz e poi anche una Clarity che non è solo ad idrogeno, ma anche ibrida plug-in e full-electric. La “E” è però la prima Honda nata su una piattaforma specifica per essere solo elettrica.
Le dimensioni sono da vera cittadina: 3,89 metri di lunghezza, 1,51 in altezza e una larghezza di 1,75 metri e nulla di più. La Honda E è infatti la prima auto al mondo con specchietti retrovisori virtuali di serie e le telecamere laterali sporgono quanto la larghezza dell’intero corpo vettura. Lo stile riprende al 100% quello del concept Urban EV presentato la prima volta nel 2017. Possiamo definirlo un retrò tecno-minimale: si ispira infatti alle N360 e N600 comparse alla fine degli anni ’60, ma con dettagli di stile molto raffinati.
La Honda E è una cittadina molto sofisticata, dunque
gli aspetti fondamentali sono:
accessibilità e abitabilità
capacità di carico
maneggevolezza
visibilità
sistemi di sicurezza e assistenza alla guida
connettività
ricarica
utilizzo elettrico
guida
Lo stile
La Honda E è un oggetto più che un’automobile, che esteticamente esprime bene la propria raffinatezza tecnologica. Da notare, oltre all’assenza dei retrovisori, le superfici in nero lucido, i fari rotondi che rendono il suo look praticamente simmetrico e si accendono con una sequenza suggestiva. Da notare poi i cerchi neri: hanno 12 segmenti radiali in metallo che corrispondono alle ore e al centro incorporato un coperchio che tiene nascosto il disco del freno.
Accessibilità e abitabilità
Le maniglie sono a scomparsa e fuoriescono quando ci si avvicina alla vettura o si sblocca con la chiave. Volendo, si può usare anche lo smartphone con NFC, fino a 5 dispositivi. Notevole l’angolo di apertura delle portiere dotate di cristalli senza cornice mentre il pavimento è perfettamente allineato con i bordi inferiori. Dunque si entra e si esce facilmente, soprattutto davanti grazie alle maggiori dimensioni della portiera e al profilo dei sedili. Dietro si siede con le ginocchia sollevate e i ganci Isofix non sono comodi. La Honda E è omologata per 4 persone.
Capacità di carico
Il motore è dietro e questo limita il bagagliaio a 171
litri, per di più con l’ingombro della sacca che contiene i cavi per la
ricarica e che si trova in piedi sul lato sinistro. Diventano 861 litri abbattendo
lo schienale che è unico e si sblocca con una maniglia posta al centro. Il
piano di carico, anche se non basso, è comunque allineato alla soglia, regolare
e ben rivestito. Di fronte non c’è spazio, anzi aprendo il cofano sono visibili
l’inverter e il caricatore.
Visibilità
Si vede molto bene davanti e di lato, dietro il lunotto è piccolo, ma il retrovisore interno virtuale dà un’ottima visuale. Quelli laterali sono molto funzionali: gli schermi sono posizionati correttamente e si regolano proprio come quelli normali, se si sceglie la modalità di visualizzazione normale. Se invece si utilizza quella grandangolare (+90% di cono visivo), diventano fissi. Ci sono anche le telecamere perimetrali e molto utile è il sistema di parcheggio completamente automatico. Sorprendente il raggio di sterzata: la Honda E gira quasi su sé stessa: inversioni e posteggi sono un divertimento.
Sistemi di sicurezza e assistenza alla guida
La Honda E ha tutti i più moderni di sistemi di assistenza alla guida. Ne ha anche altri che in città si rivelano davvero preziosi. Il cruise control adattivo ha la funzione stop&go e la frenata automatica interviene durante le manovre e se c’è un ostacolo nei pressi della vettura. Utile anche il sistema che impedisce di accelerare quando di fronte ci sono una vettura o un pedone. A volte sono queste piccole distrazioni che creano fastidi o, peggio ancora, danni alle persone. La Honda E aiuta ad evitarle.
Connettività
La Honda E è un’auto completamente digitale. Di fronte al guidatore c’è uno schermo da 8,8 pollici, al centro due schermi da 12,3 pollici che si possono scambiare le schermate in modo da servire al meglio il guidatore e gli occupanti. Ci sono poi i due schermi da 6 pollici per i retrovisori laterali e quello del retrovisore interno. Il sistema è ad attivazione vocale, connesso aggiornabile over-the-air. Tanta sofisticazione rende però difficili alcune cose semplici come la selezione della fonte sonora. L’app Honda+ permette di localizzare l’auto, programmare il climatizzatore e chiudere sportelli e i finestrini a distanza.
Vita a bordo
Con una presa da 230 volt messa davanti, accanto alle varie USB e a quella HDMI, si può collegare una consolle da gioco. Si sfruttano anche così i due grandi schermi centrali e il sistema audio molto coinvolgente. La Honda E dà per questo e per altro la sensazione di essere in un piccolo salotto. I tessuti dei sedili sono simili a quelle di una poltrona e le modanature in finto legno sembrano di essenza grezza anche al tatto. In auto così, si trascorre piacevolmente non solo il tempo nel traffico, ma anche quello da fermi, magari mentre l’auto si ricarica.
La ricarica
La Honda E ha una batteria da 35,5 kWh (assemblata da Honda con moduli forniti da Panasonic) sistemata sotto il pavimento e si ricarica fino a 6,6 kW in corrente alternata e 50 kW in continua. La presa CCS2 è di fronte, sotto un elegante sportello in vetro scuro che si sblocca con un piccolo pulsante, la chiave o l’app. I cavi invece bisogna prenderli dal bagagliaio. Anche queste scelte rivelano un orientamento prettamente cittadino: per i 200 km (e poco più) di autonomia non servono batteria grande e caricatori potenti. La Honda sta anche sperimentando il V2G e metterà a disposizione dei clienti proprie wallbox. Allo studio anche un sistema di pagamento per la ricarica con un operatore nazionale.
L’utilizzo elettrico
L’autonomia indicata varia da 150 a 180 km. Attraverso le palette dietro al volante, si possono selezionare 4 livelli di recupero. Premendo il pulsante che consente la guida “one pedal” ci sono 3 livelli più intensi e la possibilità di arrestare la vettura. Quando è il momento, intervengono automaticamente i freni che si sbloccano quando si riaccelera. Honda è il più grande produttore di motori al mondo e continua la tradizione anche con la “E”. Ha 100 kW o 113 kW, in entrambi i casi con una coppia di 315 Nm, una spinta sempre morbida, ma immediata quanto efficace.
La guida
La Honda E è agile come un piccolo kart grazie ad un assetto piatto, un’eccellente disposizione delle masse e uno sterzo pronto quanto omogeneo. Merito anche ad una gommatura alquanto sportiva – 205/45 R17 anteriori e 225/45 R17 posteriori – decisamente insolita per un’auto elettrica. Un ulteriore elemento che rende la Honda E un’auto alquanto particolare e difficilmente catalogabile. Il controllo di trazione è così preciso da sembrare assente, la frenata è molto potente e modulabile come poche volte si trova su auto elettrificate. La Honda E accelera in 9 s. (100 kW) o 8,3 s (113 kW) e raggiunge 145 km/h. Oltre i 100-110 km/h si avverte qualche fruscio, apprezzabile l’assorbimento delle sospensioni.
Personalità da comprare
La Honda E parte da 35.500 euro con una dotazione molto completa. Il prezzo non è da saldo, ma si tratta di un’auto moderna concepita più come un oggetto personale che come un’automobile, una piccola lounge da portare con sé con tutti i comfort piuttosto che un semplice mezzo di trasporto. Ha limiti oggettivi, ma tante particolarità che la rendono unica: un’auto nuova e innovativa, dalla grande personalità.
Nuova Honda Jazz presentata in Giappone e in Europa
Il debutto al Salone di Tokyo anticipa soltanto di poche ore quello europeo di Amsterdam.
In Giappone la macchina si chiama Honda Fit ed è declinata in più versioni per intercettare diverse fasce di clienti.
In Europa due versioni
Per l’Europa, oltre alla Honda Jazz Hybrid, sarà disponibile anche la versione crossover denominata Honda Jazz Crosstar hybrid, maggiormente rialzata e caratterizzata da elementi di stile ben riconoscibili.
Honda Jazz and Honda Jazz Crosstar
Honda Jazz soltanto ibrida
In Europa arriverà soltanto in versione ibrida, con un sistema del tutto analogo a quello della Honda CR-V Hybrid già presenta sul nostro mercato. Nella Honda Jazz la tecnologia ibrida Honda (Clicca qui e SCOPRI COME FUNZIONA il sistema ibrida della Honda) avrà un motore a benzina da 1,5 litri ma manterrà tutte le caratteristiche del sistema.
Secondo me sarà anche Plug-in Hybrid
Come ho già scritto a proposito della Honda CR-V Hybrid, la tecnologia ibrida della Honda, con una grande potenza nei motori elettrici di trazione, è chiaramente progettata per poter agevolmente garantire autonomie di marcia in modalità esclusivamente elettrica ben superiori a quelle dei full hybrid.
La Honda Jazz è destinata quindi a diventare ricaricabile anche dall’esterno, grazie all’arrivo a bordo di una batterie più capiente e della necessaria tecnologia di gestione della carica.
Honda Jazz Hybrid sul mercato in Italia da giugno 2020
L’arrivo sul nostro mercato è fissato per la metà del prossimo anno, anche se sul sito della Honda è possibile già adesso esprimere il proprio interesse per il nuovo modello nelle due versioni.
Nasce la famiglia Honda e-Technology
La nuova Honda Jazz Hybrid arriva ad affiancare la nascente famiglia di modelli a due e quattro ruote esclusivamente elettrici.
Il Tokyo Motor Show 2019 riserva un’intera area dello spazio principale alle motorizzazioni elettriche a batterie.
Grande attenzione dei media giapponesi
Il marchio Honda e il modello Honda Fit (quella che da noi è la Honda Jazz) sono molto importanti sul mercato giapponese e l’attenzione dei giornalisti e del pubblico per l’elettrificazione della gamma è ai massimi livelli.
La Honda e in versione definitiva è stata svelata al grande pubblico durante il salone di Francoforte a settembre 2019.
Poi sono arrivati i prezzi della nuova elettrica che ha raccolto più di 40.000 manifestazioni di interesse un anno prima del suo reale arrivo sul mercato, visto che le prime consegne sono previste per l’estate 2020.
Due versioni e due prezzi
Versione 100 kW
La Honda e sarà in vendita da 35.500 euro (escluso eventuale incentivo statale) nella versione da 136 CV (100 kW).
Per la versione 113 kW il prezzo passa a 38.500 euro per l’allestimento Advance, che prevede ulteriori dotazioni.
Prima Honda soltanto elettrica in Europa
Si tratta della prima vettura introdotta da Honda nel mercato europeo ad essere alimentata esclusivamente con motore elettrico.
Entro il 2025 in Europa soltanto Honda elettrificate
Rappresenta un ulteriore passo della Casa Giapponese verso l’obiettivo di commercializzare in Europa solo vetture con tecnologia elettrificata entro il 2025.
IL PROGETTO
Sviluppata con l’attenzione rivolta alla pulizia del design ed alla praticità, la Honda e rappresenta una chiara espressione del moderno stile di vita urbano.
Fin dal lancio del prototipo in Europa abbiamo vissuto grandi emozioni, raggiungendo oltre 40.000 manifestazioni di interesse. Questo modello esprime il massimo impegno profuso da Honda per lo sviluppo della tecnologia elettrificata
Ha precisato Jean-Marc Streng, General Manager della Divisione Auto di Honda Motor Europe.
Videocamere al posto degli specchietti
Le linee essenziali sono esaltate dal sistema di retrovisori laterali digitali che, sostituendo i tradizionali specchietti laterali, utilizza videocamere compatte per proiettare immagini “live” sui due schermi posti ai lati dell’abitacolo.
Tale tecnologia, una novità assoluta nel segmento delle auto compatte, offre importanti vantaggi in termini di stile, sicurezza, aerodinamica e qualità.
LO STILE
La Honda e si contraddistingue per linee morbide e pulite, impreziosite dalle maniglie a scomparsa delle portiere.
All’interno la plancia digitale a tutta ampiezza, composta dai cinque display HD del sistema di Infotainment connesso di nuova generazione, si integra alla perfezione nell’abitacolo moderno e confortevole, rifinito con materiali sofisticati e morbidi al tatto.
Honda e
Doppio schermo touch
L’elemento centrale della plancia a tutta ampiezza e’ il doppio schermo touch LCD da 12.3″ da cui accedere al sistema di Infotainment.
Honda e e’ dotata di un motore elettrico – disponibile nella versione da 100 kW (136 CV) oppure in quella da 113 kW (154 CV) – e sviluppa una straordinaria coppia di 315 Nm.
Batteria compatta
La batteria da 35.5 kWh, tra le più compatte della sua categoria, permette un’autonomia fino a 220 km con una singola ricarica
La funzione di ricarica veloce permette di raggiungere fino all’80% della capacita’ in soli 30 minuti.
Trazione posteriore
Su strada, la potente trazione posteriore regala una guida sportiva e divertente, garantendo una scattante accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 8 secondi.
I SERVIZI E LA TECNOLOGIA
I servizi connessi e le App accessibili dalla plancia digitale touch possono essere attivati anche con i comandi vocali.
Assistente personale
Protagonista del sistema è all’Assistente Personale Honda, un sistema di intelligenza artificiale (AI) di ultima generazione che sfrutta capacita’ esclusive di comprensione del contesto per creare conversazioni naturali.
Basta dire “Ok Honda”
L’accesso a una serie di servizi online e si attiva pronunciando “Ok Honda” seguito dalla domanda o dal comando richiesti.
L’apprendimento automatico permette alla tecnologia di sviluppare, nel tempo, una migliore comprensione della voce delle persone e fornire risposte sempre più accurate.
Anche a distanza, i clienti della Honda e possono godere della massima tranquillità offerta dalla connessione remota con l’auto attraverso la App per smartphone MyHonda+.
Una app al posto della chiave
La Honda e può essere aperta anche utilizzando una chiave digitale, che consente di bloccare e sbloccare l’auto utilizzando solo l’applicazione per smartphone.
Pre-ordini aperti online
I clienti possono effettuare online un pre-ordine in Germania, Francia, Norvegia e nel Regno Unito oppure, negli altri mercati europei, registrare il proprio interesse sul sito Honda.
A Francoforte ha prevalso la ragione sull’emozione e cosi al salone ha vinto l’auto elettrica a batteria nell’interpretazione tedesca. E qui si sono viste cose mirabili ma dal limitato effetto wow come l’attesa Volkswagen Id.3, prima elettrica del gruppo costruita sulla piafforma Meb.
La vettura è gradevole, ma molto “normale”. Magari questa sarà la chiave del successo in quanto rassicurante. A bordo tante plastiche dure dall’aspetto cheap e un po’ di hi-tech digitale. Stupiscono i cerchi da 20″. Di sicuro saranno opzionali ma che senso hanno su una elettrica.
Più acciaio che carbonio
A guardarla viene subito in mente una riflessione: ma quanto era (ed è) avanti l’auto elettrica Bmw i3 con la sua struttura in carbonio? Anni luce. Ha vinto l’acciaio e la massificazione perché l’auto elettrica deve e vuole diventare di massa altrimenti arrivano le multe, ma i costi sono ingenti e allora addio all’innovazione e alle soluzioni sofisticate.
Le case automobilistiche sono giustamente terrorizzate dall’erosione dei margini e cercano di correre ai ripari. E lo fanno anche i brand premium e qui bisognerà vedere se il decontening in materiali finiture e materiali non allontanerà clienti.
Honda e sceglie la città
Tra gli stand del Salone IAA una reginetta: la Honda e. Auto elettrica bella da vedere con una plancia hi-tech costerà almeno 35mila euro. Non pochi per una compatta da circa 220 km di autonomia e dunque idonea solo per la città.
il dubbio
Insomma, cresce l’offerta di auto elettriche e il dubbio resta il solito: le venderanno?
Semplicemente e, in corsivo. Così si chiamerà la nuova elettrica di Honda, la prima di una nuova generazione che permetterà alla casa giapponese di avere il 100% di modelli elettrificati in Europa già nel 2025. La Honda e porterà a compimento il percorso tecnico e stilistico iniziato al Salone di Francoforte del 2017 con la EV concept e proseguito con la “e concept”, mostrata all’ultimo Salone di Ginevra e che anticipa in tutto e per tutto il modello di serie atteso in vendita per il 2020. Honda afferma di avere già 39mila manifestazioni di interesse e prepara il terreno distillando notizie su un’auto che riprende gli stilemi della N360 del 1967, ma sfrutta la prima piattaforma sviluppata da Honda per auto elettriche.
Guardare dietro
Avrà il motore posteriore, le sospensioni in alluminio e un baricentro basso con le masse perfettamente ripartite tra i due assali grazie al posizionamento sotto il pavimento della batteria che è raffreddata a liquido. Ha una capacità di 35,5 kWh per un’autonomia di oltre 200 km e si potrà ricaricare all’80% in 30 minuti attraverso una presa CCS2 posizionata sotto lo sportellino che si trova sulla parte anteriore della vettura. Da un lato dunque viene confermata la visione, tipicamente giapponese, dell’auto elettrica come cittadina e non oltre, dall’altro viene adottato lo standard europeo di ricarica al posto del giapponese CHADeMo. Non ancora comunicato invece il fornitore per le celle al litio della batteria. Due sono le opzioni possibili: Blue Energy, ovvero la joint-venture costituita nel 2009 tra Honda e GS Yuasa, o CATL, leader mondiale con il quale la casa giapponese ha stabilito il febbraio scorso un contratto di fornitura per 56 GWh da qui al 2027.
Soprattutto ibrido
Entro il 2030 la metà delle Honda vendute nel mondo sarà elettrificata e un altro 15% sarà ad emissioni zero (elettrico e idrogeno). Stime dunque più prudenziali di altri costruttori, che tengono conto della presenza globale di Honda e della consapevolezza che l’auto elettrica non potrà e – forse – non dovrà essere a buon mercato, mentre l’ibrido avrà uno sviluppo esponenziale. La e infatti ha tutte le caratteristiche di un prodotto di alto profilo, perché sarà lunga 3,9 metri, anche per la plancia mescolerà il design retrò con la migliore tecnologia e avrà di serie i retrovisori sostituiti da telecamere, una soluzione adottata anche dall’Audi E-Tron e che sulla giapponese migliora i consumi del 3,8%, valore notevole per un’auto destinata a contesti urbani. Dall’altro lato, dopo il lancio dell’ibrido su CR-V (una delle auto più vendute al mondo), entro la fine dell’anno sarà il turno della Jazz.
Le occasioni mancate
In realtà, è un ritorno visto che una versione ibrida è già esistita tra il 2010 e il 2013 senza che nessuno o quasi se ne accorgesse. La nuova Jazz ibrida sarà presentata entro la fine dell’anno e ha ben altre intenzioni: sfidare la Yaris Hybrid e la Renault Clio E-Tech riprendendo un discorso avviato molti anni fa. La Honda infatti iniziò il suo processo di elettrificazione con l’ibrido e la Insight nel 1997, contemporaneamente alla Toyota Prius. Tecnologicamente era un vero e proprio gioiello e aveva un’aerodinamica da primato (cx di 0,25), ma fu poco più di un esperimento. Più realistica fu la seconda Insight, ma non fu il successo che la casa giapponese si aspettava. Ancora meno lo è stata la CR-Z, una piccola sportiva che sarà ricordata come la prima – e forse l’ultima – ibrida con il cambio manuale.
La visione e il mercato
Riservata al mercato giapponese è la HR-V ibrida (che lì si chiama Vezel) mentre la Accord ibrida è venduta solo sul mercato domestico e in Nordamerica dove ci sono anche la Insight di terza generazione e le Acura RLX e MDX. La Honda NSX, con il suo sistema composto da un V6 biturbo e 3 motori elettrici da 581 cv, è evidentemente un prodotto esclusivo. Storicamente più chiara appare la visione relativa all’idrogeno: la FCX del 1999 è stata infatti la prima fuel cell ad essere omologata e l’attuale FCX Clarity è una delle auto ad idrogeno più avanzate, oltre ad essere offerta in versione elettrica e ibrida plug-in. Non parliamo certo del modello in grado di fare il mercato e di portare le emissioni medie di Honda sotto la soglia fatidica dei 95 g/km di CO2 entro il 2021.
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