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  • Il Vehicle-to-grid di Fca ed Engie si aggiudica 25 MW nell’asta Terna per l’ingresso delle batterie nella rete elettrica nazionale

    Grazie al Vehicle-to-grid di Mirafiori, FCA ed Engie si aggiudicano 25 MW dei 250 MW messi all’asta da Terna sul progetto pilota Fast Reserve dedicato alla partecipazione delle batterie al mercato dei servizi di dispacciamento della rete elettrica nazionale italiana.

    Progetti per 1.370 MW e prezzo conveniente

    Con un’offerta pari a 6 volte la domanda, l’esito dell’assegnazione conferma il grande interesse degli operatori per il progetto lanciato da Terna nei mesi scorsi e che consente agli accumuli di fornire importanti servizi per la flessibilità, la stabilità e la sicurezza della rete elettrica nazionale.

    Terna logo

    Terna ha assegnato 118,2 MW al Centro Nord a un prezzo medio ponderato di circa 23.500 €/MW/anno, 101,7 MW al Centro Sud a un prezzo medio ponderato di circa 27.300 €/MW/anno, 30 MW in Sardegna ad un prezzo medio ponderato di circa 61.000 €/MW/anno.

    A fronte dei 230 MW previsti (100 MW nell’area “Continente Centro Nord”, 100 MW in quella “Continente Centro Sud” e 30 MW in “Sardegna”), gli operatori del mercato hanno presentato progetti pari a 1.327 MW, con un prezzo medio di aggiudicazione che è risultato pari a circa un terzo della base d’asta.

    Batterie per la prima volta al servizio della rete elettrica nazionale

    Proposto da Terna nell’ambito delle sperimentazioni avviate con la Delibera 300/2017 dell’Arera, il progetto Fast Reserve consente per la prima volta alle batterie di fornire alla rete elettrica un servizio.

    Vehicle-to-grid schema grafico

    Si tratta della cosiddetta riserva ultrarapida di frequenza, fondamentale per la regolazione e la stabilità della rete, specie in ottica degli impegni e degli obiettivi al 2030 prevedono una importante diffusione delle energie rinnovabili non programmabili.

    Tale servizio sarà sempre più importante e consentirà di far fronte alla progressiva riduzione degli impianti di generazione tradizionale.

    Leggi l’articolo con VIDEO Vehicle-to-grid come funziona.

    Il V2G FCA-Engie di Mirafiori

    FCA ed ENGIE EPS, società attiva nell’accumulo energetico, nell’idrogeno e nell’e-Mobility, si sono aggiudicati 25 MW di capacità per la fornitura al gestore della rete italiana Terna nel periodo 2023-2027.

    Vehicle-to-grid Mirafiori

    La potenza sarà messa a disposizione grazie all’impianto Vehicle-to-Grid realizzato con tecnologia italiana di proprietà di ENGIE EPS in combinazione con le vetture elettriche di FCA, presso il parcheggio logistico del Drosso nel comprensorio FCA di Mirafiori a Torino.

    Settecento batterie tra 500 elettriche e second life

    La potenza sarà fornita grazie a circa 700 batterie, in larga parte a bordo delle Nuove Fiat 500 elettriche presenti nel piazzale, e attraverso le batterie “second-life” delle vetture stesse.

    Si tratta di batterie che, una volta rimosse dai veicoli, anziché essere smaltite verranno riutilizzate per una seconda vita all’interno dell’impianto V2G.

    Vehicle-to-grid Mirafiori auto

    Il progetto FCA-Engie rappresenta la prima applicazione industriale su grande scala del V2G integrato con batterie a fine vita di veicoli elettrici, un progetto di economia circolare unico nel suo genere che permette di massimizzare l’utilizzo delle batterie per tutto il loro ciclo di vita.

    Leggi l’articolo sulla presentazione e gli obiettivi dell’impianto FCA-Engie a Mirafiori.

  • Lybra, la pedana rallentatrice che produce energia dal traffico

    Lybra è un’invenzione italiana, presentata qualche anno fa dalla start-up Underground Power che ha ricevuto – grazie a questa innovazione – premi, finanziamenti e molta visibilità.

    Annunci, accordi e qualche installazione sperimentale non hanno però portato alla reale industrializzazione.

    Adesso, però, l’azienda italiana 20energy sembra aver trovato la soluzione giusta per lanciarla sul mercato.

    Lybra con edificio scolastico

    Produrre energia dal passaggio delle auto

    L’idea di produrre energia dal passaggio delle auto è affascinante e attira da tempo l’attenzione di tecnici e imprenditori in tutto il mondo.

    Peccato però che prototipi e tecnologie che periodicamente vengono proposte e guadagnano anche le luci della ribalta, scompaiano poi nel nulla prima di arrivare per davvero su strada.

    Non è una bufala

    Il dubbio che si tratti di una bufala, quando si sente parlare di sistemi che a un occhio inesperto sembrano generare energia dal nulla, è lecito e spesso fondato.

    Non è questo il caso, però. Semplicemente perchè la tecnologia Lybra non promette nulla di impossibile.

    Per produrre elettricità le pedane assorbono energia cinetica (cioè di movimento) dai veicoli.

    Lybra dosso Underground Power

    Le pedane sono l’evoluzione dell’originale progetto di realizzare dei dossi dissuasori e sono posizionate in punti di rallentamento.

    Quindi dal punto di vista scientifico “non si crea nulla” ma si converte energia realmente esistente.

    Come funziona

    Per ottenere l’energia da convertire in elettricità, la pedana si aiuta l’auto a rallentare, sottraendole – appunto – energia cinetica.

    Il punto delicato, che la 20energy afferma di aver risolto nelle sedi istituzionali (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), è l’individuazione dei posizionamenti che aiutino l’auto in un rallentamento comunque necessario.

    Lybra installazione Bricofer

    Senza sottrarre, quindi, energia che il veicolo ha prodotto a sue spese (spesa energetica e spesa economica) ed è quindi il caso di lasciare al legittimo proprietario.

    Telepass e stazioni di servizio

    L’ideale è posizionare la piattaforma Lybra su un tracciato di rallentamento previsto e obbligato.

    Sono state individuate alcune tipologie di posizionamento appropriate, secondo i tecnici, tra le quali le più promettenti sono le corsie Telepass e le rampe di accesso alle stazioni di servizio autostradali.

    La pedana frenante a recupero di energia -come può essere correttamente definita la 20energy Lybra – in quei casi comporta addirittura un risparmio di usura dei freni delle auto che stanno rallentando. Con il conseguente abbattimento anche delle emissioni di polveri sottili generate proprio dall’usura.

    Lybra stazione di servizio

    Il componente chiave

    La 20energy afferma di aver trovato la soluzione giusta per arrivare sul mercato, mentre la Underground Power con lo stesso concetto non c’è riuscita, grazie a un nuovo componente.

    Il salto tecnologico che permetterebbe di far funzionare l’idea è un nuovo tipo, completamente inedito, di generatore elettrico.

    Il nostro generatore – afferma l’ingegner Valerio Arienti, socio e direttore tecnico della 20energy – è come il motore Wankel rotativo rispetto al motore a combustione interna a pistoni. Non cambia il principio che permette di generare elettricità, ma cambia significativamente la conformazione del sistema. Qualcosa di completamente nuovo per un componente uguale a sé stesso da oltre un secolo.

    La pedana rallentatrice

    La tecnologia Lybra è costituita da una pedana larga tre metri e la cui lunghezza dipende dal numero di elementi di base che vengono inseriti, ricoperta di gomma vulcanizzata.

    Lybra con passaggio auto sopra

    Ad ogni passaggio di auto e mezzi pesanti, la pedana si abbassa di 2-3 centimetri azionando il generatore di nuova concezione, grande – secondo la descrizione dell’ingegner Arienti – come una bottiglia da un litro e mezzo.

    L’energia cinetica viene così catturata dal rallentamento dei veicoli e convertita in elettricità.

    Le installazioni esistenti

    La pedana Lybra di prima generazione, apparsa alcuni anni fa con il marchio Underground Power, è stata installata in due impianti sperimentali.

    In entrambi i casi si tratta di applicazioni non autostradali ma posizionate in percorsi di accesso ad aree commerciali raggiungibili prevalentemente in auto.

    Un’installazione è nel parcheggio di un centro commerciale Auchan a Rescaldina, vicino Milano.

    Lybra Auchan

    Un’altra è ad Altavilla Vicentina, nei pressi di un Bricoman.

    Pedana Lybra Bricofer

    La vera sfida è in autostrada

    I fondatori della 20energy Valerio Arienti e Daniele M. Caruso, con il direttore commerciale Marco Krieziu, convinti delle caratteristiche tecnologiche della nuova generazione di Lybra, lavorano a installazioni autostradali.

    Progetto con Terna per Autovie Venete

    La Terna, società italiana di dispacciamento elettrico che ha anche attività e investimenti in settori non regolamentati, ha scelto la tecnologia Lybra per un progetto con il concessionario autostradale del Nordest Autovie Venete.

    Lybra autostrada

    Il programma prevede l’inizio della prima sperimentazione autostradale a marzo 2021 nella corsia Telepass del casello di Cordignano, in provincia di Treviso.

    L’innovazione è al centro della nostra strategia – spiegano da Terna – a fianco delle attività principali di gestione del sistema elettrico e della rete nazionale di trasmissione, puntiamo a sviluppare soluzioni innovative a supporto della transizione energetica.

    Progetto con Autostrade per l’Italia

    Un progetto con Autostrade per l’Italia prevede l’applicazione nella rampa di accesso a un’area di servizio in Toscana.

    Il progetto è molto interessante visto che le pedane Lybra sono chiamate a produrre elettricità in un’architettura ibrida insieme a un impianto fotovoltaico.

    Clicca qui e leggi l’articolo Pannelli fotovoltaici migliori tra silicio monocristallino, policristallino e film sottile.

    L’insieme degli impianti di produzione elettrica (alcune piattaforme Lybra, più il fotovoltaico) è dimensionato alimentare una stazione di ricarica per veicoli elettrici.

    Clicca qui e leggi il mio articolo per Repubblica Rivoluzione Lybra, ecco come produrre energia dal passaggio delle auto.

  • FCA farà sorgere a Mirafiori la più grande infrastruttura V2G al mondo

    L’Italia si prepara a diventare la capofila del V2G. Sono infatti partiti a Mirafiori (Torino) i lavori per la realizzazione per il progetto pilota di FCA in collaborazione con Terna e con Engie Eps. È il primo passo verso la più grande infrastruttura V2G al mondo: interconnessione per 700 veicoli e una capacità regolante di 25 MW entro il 2021.

    Leggi l’articolo che spiega che cosa è e come funziona il V2G

    È il primo passo verso la più grande infrastruttura V2G al mondo: interconnessione per 700 veicoli e una capacità regolante di 25 MW entro il 2021

    FCA, Terna ed Engie Eps

    Il progetto fa parte del piano di elettrificazione di FCA, che ha il suo fulcro a Mirafiori, e fa seguito alla lettera di intenti firmata lo scorso settembre con Terna, il gestore nazionale delle reti di trasmissione. È controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti ed è quotata alla Borsa di Milano. Engie Eps è una società nata nel 2013 come Electric Power Systems da uno scorporo del Politecnico di Torino e il suo business sono lo stoccaggio energetico, le soluzioni industriali e la mobilità elettrica. È quotata alla Borsa di Parigi.

    Engie Eps
    Si comincia da 32 colonnine

    La lettera di intenti firmata con Terna parla di una flotta dimostrativa. Al momento si sa che il primo lotto, realizzato su un’area di 3.000 mq e attrezzato con 10 chilometri di cavi, sarà inaugurato entro luglio. Si partirà con 32 colonnine bidirezionali per 64 veicoli con potenza fino a 50 kW. Quando sarà completato, sarà il più grande parco di ricarica bidirezionale al mondo, una grande centrale elettrica virtuale che interagirà con i 5 MW di pannelli fotovoltaici installati a Mirafiori.

    Quando sarà completato, sarà il più grande parco di ricarica bidirezionale al mondo, una grande centrale elettrica virtuale che interagirà con i 5 MW di pannelli fotovoltaici installati a Mirafiori

    Mirafiori, passato e futuro

    Lo storico stabilimento Fiat – fu inaugurato nel 1939 – ospita le linee di produzione della nuova 500e e il battery hub. Entro l’anno vi si costruiranno le nuove Maserati GranCoupé e GranCabrio, entrambe elettriche. Indicativo che il parco V2G sia posizionato nei pressi del centro logistico di Drosso. Dunque il suo ruolo potrebbe essere di servire sia le auto private dei dipendenti sia la flotta aziendale (fringe benefit, servizio, commerciali, car sharing aziendale) così da raccogliere preziosi dati.

    Leggi l’articolo sulla nuova Fiat 500e

    Mirafiori FCA
    L’imperativo è bilanciare

    Il V2G è considerato una risorsa di bilanciamento. Quando infatti le auto elettriche sono ferme, possono fornire energia alla rete massimizzando l’utilizzo dell’energia e riducendone la produzione con benefici sia per le emissioni sia per i costi di esercizio. Engie Eps sarà il partner tecnologico del progetto fornendo le colonnine e la piattaforma di gestione. Engie EPS è anche il partner per le wallbox di ricarica delle auto di FCA, elettriche o ibride plug-in che siano, comprese le nuove Jeep Renegade e Compass 4Xe.

    Leggi l’articolo sulle nuove Jeep Renegade e Compass 4Xe

    L’Internet dell’energia

    FCA ha anche un accordo con Enel X ma, al momento, non è ancora operativo. La società italiana sta sviluppando anch’essa il V2G da tempo in tutto il mondo. A Genova ha dal 2017 un servizio sperimentale attivo presso l’Istituto Italiano di Tecnologia 2017 con Nissan, primo costruttore a impegnarsi nel V2G. Il progetto di Mirafiori dunque rappresenta un salto quantico che mette FCA e l’Italia in pole position per questa tecnologia che può essere descritta come l’Internet dell’energia.

    Leggi l’articolo sui progetti V2G di Enel X con Nissan

    Il progetto di Mirafiori dunque rappresenta un salto quantico che mette FCA e l’Italia in pole position per questa tecnologia che può essere descritta come l’Internet dell’energia

    V2G strategico per il sistema Italia

    Lo scorso 30 gennaio inoltre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico che fissa criteri e modalità per favorire la diffusione del V2G. All’Authority per l’Energia è demandata la definizione dei progetti pilota come quelli di Mirafiori. Visto il ruolo di Terna, l’iniziativa torinese assume automaticamente un’importanza strategica. Si stima che il V2G nel 2025 fornirà in Europa una capacità di immagazzinamento pari a 300 GWh.

    Lo scorso 30 gennaio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico che fissa criteri e modalità per favorire la diffusione del V2G