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  • Sostenibilità sociale, Kinto e Roma Calcio presentano unstoppable

    La Sostenibilità sociale rappresenta l’aspetto purtroppo meno presidiato dei tre che costituiscono la Sostenibilità (ambientale, sociale ed economico).

    Sostenibilità sociale, economica, ambientale

    Adesso, però, grazie a Kinto (marchio della nuova mobilità del Gruppo Toyota) e alla Roma Calcio arriva anche nel campionato di Serie A. Dalla partita Roma-Empoli, il progetto Superiamo gli Ostacoli usufruirà di veicoli Toyota e servizi Kinto per permettere, grazie anche alla Protezione Civile Arvalia, a un numero ancora più ampio di tifosi giallorossi di recarsi allo stadio Olimpico.

    Il servizio prevede il trasferimento gratuito a bordo dei veicoli Toyota di tifosi con disabilità e volontari dell’associazione, che si occuperanno di accompagnare i tifosi, di offrire assistenza nel corso di tutta la partita e di organizzare il loro rientro verso le abitazioni.

    Unstoppable

    Nasce così “Unstoppable”, una iniziativa che pone al centro le persone della comunità giallorossa e non solo, con la volontà di offrire un servizio di trasporto in piena armonia con i valori di sostenibilità ed inclusività che accomunano AS Roma e il Gruppo Toyota.

    Unstoppable AS Roma Kinto

    La Sostenibilità sociale che AS Roma e il Gruppo Toyota, Main Global Partner di AS Roma con i marchi Toyota, Lexus e Kinto, hanno deciso di costruire insieme anche fuori dal campo di calcio con iniziative di valore a vantaggio della comunità che si riunisce attorno ai colori giallorossi anche al di là del tifo calcistico.

    Un’iniziativa i cui obiettivi sono perfettamente in linea con l’ambizione di Kinto, Brand Globale di Mobilità del Gruppo Toyota e Mobility Service Provider dell’AS Roma, di prendersi cura della mobilità di tutti creando un ecosistema di soluzioni integrate ed innovative, semplici ed inclusive nel quale tutti, senza alcuna distinzione, possano muoversi liberamente, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale. 

    Sostenibilità e inclusione

    Full-Hybrid

    Kinto fornirà alla AS Roma Calcio una flotta di veicoli adatti al trasporto di persone con disabilità, per tutte le gare casalinghe della stagione in corso. La maggior parte delle vetture che costituisce la flotta è dotata della tecnologia Full Hybrid che garantisce emissioni di CO2 limitate, oltre che un rilascio di sostanze inquinanti estremamente ridotto (secondo i dati del costruttore le emissioni di NOx sono inferiori di circa il 90% rispetto ai limiti di omologazione) e oltre il 50% del tempo a zero emissioni in città, contribuendo a rendere gli spostamenti delle persone più sostenibili.

    Mauro Caruccio, Ceo Kinto e Toyota Financial Services

    Siamo orgogliosi di supportare l’AS Roma in questa iniziativa a vantaggio dei propri tifosi e di valore per tutta la comunità locale.

    Offrire a tutte le persone la possibilità di muoversi liberamente, in modo sicuro e senza barriere è la nostra missione.

    Mauro Caruccio intervista FO

    L’aspetto sociale di Unstoppable va anche oltre le partite allo stadio.

    La flotta di veicoli Toyota forniti da Kinto verrà messa a disposizione dell’AS Roma Calcio anche per supportare una serie di attività di volontariato e servizi sociali per la comunità cittadina. 

  • Luiss Business School, l’alta formazione diventa immersiva

    L’alta formazione diventa immersiva e porta i partecipanti all’Executive Master Innovazione e Sostenibilità Luiss Business School di entrambe le Major (quella in Energia, acqua e rifiuti e quella in Mobilità Sostenibile, di cui sono direttore) a fare lezione direttamente nella sede della Toyota Italia, partner della Major in Mobilità Sostenibile.

    Quella della formazione immersiva è un’idea che mi porto appresso in tutte le esperienze di responsabilità e coordinamento di programmi universitari, aziendali e di training che mi trovo ad affrontare. Fin dall’inizio della mia carriera accademica, perchè ho sempre pensato che il mondo universitario dovesse essere direttamente collegato a quello aziendale e lavorativo in senso ampio.

    Lezione nella sede Toyota Italia

    L’esperienza inedita proposta dai due Master Major della Luiss Business School che riportano all’Executive Master in Innovazione e Sostenibilità, quello in Energia, acqua e rifiuti e quello in Mobilità Sostenibile, non porta semplicemente i partecipanti di un percorso di alta formazione all’interno di un’azienda.

    Lezione Master Luiss Toyota

    Questo già avviene in molti corsi con esperienze che vanno dalla semplice visita a un impianto produttivo, oppure a una sede aziendale, fino ad esperienze di training e di stage ormai consolidate.

    Nel nostro caso – grazie all’apertura all’innovazione dimostrata dalla Luiss Business School e dalla Toyota Italia in tutte le sue quattro aziende che hanno condividono la medesima sede direzionale di Roma (Toyota Motor Italia, Kinto, Toyota Financial Services, Toyota Insurance) – l’intera giornata formativa, così come prevista se si fosse svolta all’interno del campus, si sposta all’interno di una sede aziendale.

    Saccone lezione Master Luiss sede Toyota

    Programma dell’immersione

    I partecipanti delle due Major dell’Executive Master in Innovazione e sostenibilità hanno così vissuto un’intera giornata formativa composta dalle testimonianze dei top manager del gruppo Toyota in Italia e dalle lezioni dei docenti Luiss Business School svolte direttamente nella sede Toyota in sale riunioni trasformate per l’occasione in aule universitarie.

    Lezione Master Luiss sede Toyota Saccone

    Presentazioni aziendali focalizzate sul tema della sostenibilità, dei nuovi modelli di business e delle nuove soluzioni tecnologiche per l’auto e la mobilità e lezioni universitarie del prof. Matteo Caroli della Luiss (per la Major in Energia, Ambiente e Rifiuti) e mia (per la Major in Mobilità Sostenibile) hanno proposto contenuti teorici ed applicazioni pratiche direttamente all’interno di un contesto aziendale.

    La fase di Experience

    La giornata assume un senso ancora più concreto dopo le lezioni in aula (anzi, in sala riunioni) della mattina a della prima parte del pomeriggio, grazie all’esperienza diretta di soluzioni di mobilità e di tecnologie di trazione e di accesso alla multimodalità di spostamento permessa dalla Kinto Experience, offerta con il coinvolgimento di numerose figure professionali interne della Kinto ai partecipanti del Master.

    Auto Kinto Share sede Toyota

    Proprio sotto la sede Toyota son posizionate della tuo del servizio di car sharing Kinto Share e ai partecipanti viene messo a disposizione un voucher utilizzabile fin da subito sulla App che è stato chiesto loro di scaricare nei giorni precedenti.

    Tutti possono così provare direttamente alcuni dei meccanismi chiave della nuova mobilità ed entrare in contatto con persone de gruppo Toyota che già lavorano in questo settore. La formazione immersiva si completa così di ulteriori elementi, che vanno dall’esperienza diretta, alla conoscenza delle nuove tecnologie, al contatto con gli operatori già sul campo.

    Auto Kinto Share sede Toyota

    Formare al futuro

    L’idea portante del progetto di formazione immersiva che abbiamo realizzato insieme al Prof. Caroli per gli studenti del Master in Innovazione e Sostenibilità della Luiss Business School guarda inequivocabilmente al futuro.

    Non diamo attenzione soltanto a temi, contenuti, professionalità che riusciamo a individuare e coinvolgere per trasmettere il massimo della conoscenza, delle competenze e dell’esperienza sul campo ai partecipanti, ma arriviamo a costruire anche occasioni uniche che permettano di unire sensazioni ed esperienze proprie al sapere teorico.

    Riprese Luiss Maste rsede Toyota

    La formazione immersiva, che ha debuttato con l’esperienza in Toyota Italia sarà certamente replicata con altre aziende partner e ripresa anche da altri corsi universitari e di alta formazione.

    Le buone idee e le buone pratiche sono tali soltanto se si diffondono.

  • San Giovanni Addolorata di Roma, carpooling evoluto Kinto Join per i dipendenti dell’ospedale

    Il San Giovanni Addolorata di Roma è la prima azienda sanitaria pubblica del Lazio ad avviare un progetto di carpooling molto evoluto, realizzato grazie a Kinto Join.

    La grande e importante azienda ospedaliera adotta e promuove il servizio di carpooling fornito da Kinto, brand globale del Gruppo Toyota nato per soddisfare le nuove esigenze di mobilità.

    Obiettivi ambientali ed economici

    Gli obiettivi del progetto Kinto Join del San Giovanni Addolorata vanno oltre la sola riduzione delle emissioni di CO2 e NOX (certificata nei valori effettivi dal software Kinto Join) e mirano a ridurre i costi di spostamento per i dipendenti, semplificando ed ottimizzando al contempo l’utilizzo le aree di parcheggio e riducendo il traffico nella città di Roma.

    Kinto Join

    Kinto Join è una soluzione digitale per il carpooling che, tramite la sua tecnologia proprietaria, permette secondo una logica di utilizzo molto intuitiva ai dipendenti con abitudini di viaggio simili di organizzare spostamenti condivisi ottimizzando il tragitto casa-lavoro.

    Frittelli San Giovanni Addolorata

    Tiziana Frittelli, direttore generale San Giovanni Addolorata

    Siamo la prima azienda sanitaria pubblica nel Lazio ad avviare questo servizio. Oltre a garantire ai dipendenti una riduzione dei costi di viaggio.

    Il Direttore generale Tiziana Frittelli spiega: “La nuova app Kinto Join ci consente di semplificare la gestione dei parcheggi, riducendo l’occupazione di suolo pubblico e migliorando l’impronta ambientale a garanzia di maggiore benessere per le persone, più efficienza per l’azienda e più cura per la nostra città”.

    Intervista Mauro Caruccio Toyota

    Mauro Caruccio, amministratore delegato Kinto

    L’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata rappresenta un importante ente pubblico che abbiamo l’orgoglio di accompagnare in questo percorso di promozione di una mobilità innovativa e sostenibile.

    Il CEO di Toyota Financial Services Italia e CEO e Chairman di KINTO Italia, Mauro Caruccio  spiega: “Il percorso che abbiamo disegnato con il San Giovanni Addolorata di Roma si basa su una forte condivisione di valori, in quanto anche Kinto si pone l’obiettivo di aggiungere qualità alla vita dell’individuo ma anche contribuire al benessere della società nella quale l’individuo è inserito attraverso una mobilità sostenibile, accessibile e che permetta a tutti di muoversi in modo sicuro e senza barriere.”

    Kinto Join scritta asfalto

    Benefici ottenibili

    L’app Kinto Join permette di raggiungere importanti benefici nel contenimento del traffico veicolare a vantaggio della mobilità in città ma anche nello sviluppo di rapporti sociali nella comunità lavorativa dell’azienda ospedaliera.

    Tutto questo va a favore dell’impatto globale degli spostamenti dei 2.600 dipendenti, certificatile e inservibile all’interno del Bilancio di Sostenibilità.

    L’App Kinto Join consente anche di integrare modalità alternative di spostamento, come il tragitto in bicicletta o a piedi.

    Funzionamento

    L’accesso al servizio richiede di:

    • scaricare l’app,
    • registrarsi con l’e-mail aziendale alla community dedicata,
    • connettersi con i colleghi che hanno orari e tragitti compatibili,
    • tracciare i propri viaggi casa-lavoro in carpooling, potendo così usufruire dei posti auto riservati all’iniziativa e visualizzando direttamente sull’app il proprio impatto ambientale.
  • Car-sharing, la mia esperienza diretta con Kinto share tra Venezia e Treviso

    Il car sharing di Kinto share, proposto dalla Kinto del Gruppo Toyota, si sta rapidamente diffondendo in alcune regioni del nord Italia (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna) e in Sardegna.

    Per capire come funzioni e di cosa si tratti realmente, ho utilizzato direttamente questa proposta di car sharing in un mio viaggio di lavoro a Treviso. Il mio volo di trasferimento da Roma arriva infatti all’aeroporto Marco Polo di Venezia, dov’è attivo il servizio Kinto share.

    Iscrizione a Kinto share

    Il primo passo, per poter accedere al servizio, è naturalmente l’iscrizione. Tutto molto semplice, a dire il vero. Servono la patente, un secondo documento di identità, una carta di credito (non ricaricabile) e il gioco è fatto.

    car-sharing Kinto share iscrizione

    Si fa tutto dallo smartphone, inquadrando i documenti richiesti, scattando una foto e caricandoli insieme a un selfie che viene aggiunto al profilo creato dalla App.

    Nel mio caso funziona tutto velocemente e molto bene, con la sola operazione di caricamento del documento di identità ripetuta due volte per rotazione inesatta del documento (la app lo vuole in orizzontale) al primo caricamento.

    Prenotazione dell’auto a Venezia

    Appena iscritto, procedo con la mia prima prenotazione. Individuo subito il parcheggio di mio interesse presso l’aeroporto Marco Polo di Venezia.

    Kinto share scelta parcheggio aeroporto

    Ci sono diverse auto disponibili, dalla Toyota Yaris Hybrid, alla Toyota Yaris Cross Hybrid, fino alla Toyota C-Hr Hybrid. Tutti modelli Toyota, tutti con tecnologia Full Hybrid, quindi con guida elettrificata ma senza necessità di ricarica alla colonnina.

    Prenotazione Kinto share Venezia

    Scelto il luogo e confermata la durata del noleggio, nel mio caso di circa un giorno dal 28 maggio, subito dopo l’atterraggio a Venezia, fino al 29 maggio, in tempo per riprendere il volo per Roma.

    Scelta auto Kinto share

    La mia scelta finale è per una Toyota Yaris Cross Hybrid, sufficientemente capiente e da poco introdotta sul mercato, quindi anche piacevole da possedere per il tempo del mio soggiorno tra Venezia e Treviso.

    Esperienza diretta

    Al mio arrivo a Venezia accendo l’app e cerco l’auto. Si trova in un parcheggio comodissimo da raggiungere, pochi metri fuori dell’area arrivi dell’aeroporto.

    Kinto share Yaris Cross Venezia aeroporto

    Apro l’auto dall’app Kinto share, faccio un attento giro attorno all’auto seguendo le indicazioni dell’applicazione per riscontrare eventuali danni già esistenti al momento della presa in carico. C’è una piccola abrasione dell’adesivo Kinto (e forse della vernice, ma si tratta di questioni millimetriche…), per precauzione scatto una foto – come richiesto e guidato dall’app – la carico e da quel momento in poi posso guidare tranquillamente.

    car sharing Fabio Orecchini con Yaris Kinto Share aeroporto Venezia

    Il serbatoio è quasi pieno, quindi la benzina disponibile più che abbondante per il mio utilizzo, che mi porta da Venezia a Treviso e poi nei dintorni soltanto per piccoli spostamenti.

    Comune di Vllorba Treviso convegno AIA

    Parcheggio direttamente davanti al Municipio del Comune di Villorba, praticamente attaccato a Treviso, dove c’è in bella mostra il punto informativo con il programma di Artificial Intelligence Agorà, la manifestazione alla quale devo partecipare.

    Car sharing auto Kinto share davanti comune di Villorba Treviso

    Nella pausa pranzo scopro, grazie agli organizzatori della manifestazione, l’agri-ristorante Nonno Andrea, dove c’è un bellissimo mercato di frutta e ortaggi (molti di produzione locale e biologica) e l’Italianità del gusto per il bello, il sano e il buon mangiare completa l’esperienza andandosi a unire agli interessantissimo contenuti della manifestazione alla quale partecipo, organizzata da BiblioTreviso insieme al Comune di Villorba, assessorato alla Cultura.

    Nonno Andrea Treviso

    La guida scorre senza intoppi, l’auto è nuovissima, con interni ed esterni molto ben puliti e con un allestimento ricco di optional. L’utilizzo del navigatore è semplice, intuitivo e ovviamente essenziale – visto che viaggio da solo e non conosco bene la zona.

    Guida autostrada auto car sharing Kinto share

    Il mattino seguente rispetto al mio arrivo rientro a Venezia, non ci sono molte indicazioni per trovare l’area car-sharing e questo rischia di essere un problema.

    Car-sharing Yaris Cross Kinto Share aeroporto di Venezia parcheggio

    Vado a memoria e arrivo all’ingresso per il parcheggio più vicino al terminal, visto che ricordo di aver avuto l’impressione di essere veramente nell’area di sosta più facilmente raggiungibile.

    Trovo tutto senza problemi, parcheggio l’auto e scendo per qualche foto.

    Fabio Orecchini con auto Kinto share a Venezia

    Costo e livello di soddisfazione

    Ho trovato l’auto immediatamente fuori l’area arrivi, il serbatoio era pieno e l’auto nuova e pulita fuori dentro.

    L’ho utilizzata per andare da Venezia a Treviso, muovermi per piccoli spostamenti locali ed averla comunque sempre a disposizione per ogni eventualità.

    Il conto finale di 100,40 euro è più basso rispetto ad auto in noleggio a breve termine che avevo cercato tramite i migliori motori di ricerca (dai 120 euro in su con modelli anche più piccoli, non ibridi e meno accessoriati).

    Ricevuta costo Kinto share Venezia

    Car-sharing competitivo anche per viaggi di lavoro

    Esperienza molto positiva, che estende la competitività del car-sharing all’utilizzo nelle trasferte brevi di lavoro, oltre che agli spostamenti urbani o metropolitani.

    Tornerò sull’argomento. Anche con test di altri servizi e in altre condizioni. La Nuova Mobilità offre possibilità che a volte nemmeno immaginiamo.

    Mano indica scritta Kinto share su auto in car-sharing

    Kinto Mobility

    Kinto non è soltanto car-sharing, visto che la famiglia di offerte Kinto Mobility comprende anche auto in noleggio a lungo termine (Kinto One) e una App (Kinto Go) che premette l’accesso a servizi di mobilità locale, regionale e nazionale e altre offerte che prescindono dall’utilizzo di un’automobile.

    Clicca qui e leggi Nuova mobilità, Kinto della Toyota raggiunge clienti che non usano l’auto.

  • Snam, Toyota e Caetano, per promuovere la mobilità a idrogeno l’unione faccia la forza

    Snam (attraverso Snam4mobility), Toyota Motor Italia, Toyota Motor Europe e CaetanoBus uniscono le forze per promuovere e accelerare la mobilità ad idrogeno. La collaborazione, sancita da una lettera di intenti, ha come obiettivo fornire soluzioni integrate di mobilità (e non solo) attraverso progetti specifici da realizzare in Italia e in Europa.

    Leggi l’articolo su l’Italia entra nell’era dell’idrogeno a 700 bar

    Meno parole e più fatti

    La novità dunque è proprio nella specificità e nell’orientamento al cliente. Finora Toyota e la stessa Snam avevano formulato accordi che parlavano di generica collaborazione riguardanti parti della catena del valore dell’idrogeno come la produzione e il rifornimento. Sono dunque accordi b2b a carattere industriale, sperimentale e dimostrativo.

    Leggi l’articolo sull’accordo tra Toyota e Eni per distributore a Venezia

    snam toyota caetano Ksawery

    Questa lettera di intenti invece stabilisce che saranno svolte congiuntamente attività di analisi, di ricerca sul mercato e di sperimentazione che hanno come oggetto progetti di mobilità a idrogeno “end-to-end”. Tali progetti riguardano direttamente imprese, soggetti privati, pubbliche amministrazioni e comunità locali.

    Tutti gli anelli della catena

    Per farlo ci sono effettivamente tutti gli attori necessari. Snam ha il know-how per produrre, stoccare e distribuire l’idrogeno inserendolo in sistemi energetici a tutto tondo. Toyota produce automobili a idrogeno e possiede probabilmente le migliori tecnologie che riguardano i serbatoi, il rifornimento e le fuel cell.

    caetanobus

    Gli stack Toyota di ultima generazione sono concepiti modularmente e sono già utilizzati dagli autobus Sora, prodotti in Giappone dalla stessa Toyota, e da quelli di CaetanoBus. Toyota ha già dimostrato le potenzialità dei propri stack anche per la nautica, il trasporto pesante e ferroviario e per utilizzi stazionari o di cogenerazione.

    Leggi l’articolo su la Torre Eiffel che diventa verde grazie all’idrogeno e a Toyota

    Verso soluzioni integrate

    Toyota ci mette in più anche Kinto, la società di mobilità che può fornire il denaro e il know-how per definire l’offerta finale, commerciale e finanziaria, al cliente. Il suo ruolo potenziale dunque è essere l’ultimo anello della catena del valore, quello di congiunzione con il mercato.

    Quale potrebbe essere lo scenario ideale? Il cliente è un ente locale o un’industria che vuole abbattere la propria impronta di CO2 a favore della collettività, dell’immagine e del bilancio. Snam dunque fornisce i sistemi di produzione, distribuzione e rifornimento oltre all’integrazione con i sistemi energetici esistenti.

    Leggi l’articolo su Trenord e il progetto per i treni a idrogeno in Valcamonica

    Ecosistemi integrati per seminare l’idrogeno

    Toyota fornisce le automobili per la flotta e/o gli stack, Caetano i bus e Kinto ha il ruolo di creare il pacchetto con i servizi per formulare la proposta commerciale. Potrà essere così? Per l’idrogeno ci sono piani importanti, ma l’Italia parte in ritardo ed è necessario costruire infrastrutture.

    caetanobus

    La creazione di ecosistemi locali integrati potrebbe essere una strada per mettere il seme giusto. L’obiettivo è creare la società dell’idrogeno o una società nella quale l’idrogeno abbia una parte. È un bene che l’idrogeno sia già al centro del dibattito politico ed istituzionale. È un bene che l’industria dell’energia e della mobilità siano pronte a cogliere ogni opportunità per creare la catena del valore necessaria.

    Toyota Mirai Parigi