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Ionity, ricaricare ultra-fast costa più che andare a benzina

La rete di ricarica ultrarapida Ionity ha comunicato le tariffe definitive. Ogni kWh costerà 79 centesimi, un bel salto rispetto alle 8 euro forfettarie che basteranno fino al 30 gennaio. Dal 31 si cambia: il consorzio del quale fanno parte BMW Group, Mercedes, Ford, gruppo Hyundai e gruppo Volkswagen (Audi e Porsche comprese) comincerà a praticare la nuova tariffa unica.

Ionity
Prezzi variabili

Il prezzo si riferisce ai clienti privati, non a quelli che beneficiano di accordi di tipo corporate. Dunque avranno tariffe specifiche e vantaggiose i possessori di card business o che fanno capo ai sistemi di pagamento unificati, innanzitutto quelli forniti dalle case stesse.

Porsche Taycan Ionity
Tariffe di lancio

E per fortuna, perché chi possiede un’elettrica con una batteria da 90 kWh fino al 30 gennaio spende meno di 9 centesimi al kWh. Se si calcola un consumo di 20 kWh/100 km, vuol dire 1,8 euro ogni 100 km, come una Toyota Prius Plug-in a batteria carica, senza calcolare il costo per il rifornimento alla spina.

Mercedes EQC
Come cambiano i costi

Dal 31 gennaio con la stessa vettura si spendono 71 euro, 8 volte di più, ed è come avere un’auto a benzina che fa meno di 10 km con un litro.

Certo, si ricarica a 350 kW, ma solo la Porsche Taycan arriva a 270 kW, la Mercedes EQC si ferma a 110 kW e l’Audi E-Tron a 150 kW, come sarà per la Ford Mustang Mach-E.

Ford Mustang Mach-E
Un confronto Oltreoceano

Per fare un confronto con Electrify America, in California si paga un fisso di 1 dollaro a ricarica e 99 centesimi al minuto per caricare a 350 kW. Ipotizzando di avere una Taycan e una potenza di ricarica media di 200 kW per una batteria da 90 kWh, vuol dire sbrigarsela con 27 minuti e meno di 28 dollari ovvero 25 euro.

Electrify America
Le reti in divenire

Il rapporto è quasi 1 a 3. Ricaricare a 50 kW dalle colonnine di Eva+ costa 50 centesimi/kWh mentre caricare da 7 a 22 kW dalla rete Enel X costa 45 centesimi/kWh. Al momento la rete Ionity conta 200 stazioni di ricarica per un totale di 860 spine. L’obiettivo e averne 400 entro la fine del 2020 con 6 punti a stazione.

Ionity
L’alta velocità in Italia

In Italia ne sono in funzione due: presso l’Outlet Valdichiana (AR) e a Carpi (MO). Altre 7 sono in costruzione. La rete ad alta velocità più sviluppata nel nostro paese è sicuramente quella dei Supercharger Tesla: ve ne sono 30, 20 sono in costruzione e hanno potenze fino a 250 kW. Il costo medio di ogni kWh è di 30 centesimi.

Ionity Italia
Le percezioni contano

I numeri ci dicono dunque che ricaricare velocemente un’auto elettrica è tutt’altro che economico e confermano l’adagio che le emissioni zero costano. Questo potrebbe influire sulla percezione dei clienti potenziali, pronti ad abbracciare un diverso modo di muoversi a fronte anche di vantaggi economici. Sono già attivi sul mercato fattori di calmierazione dei costi di ricarica come gli aggregatori e si spera che vi sia l’ingresso di nuovi attori che rendano il contesto più concorrenziale.

Tesla Supercharger
Il carico della ricarica

La tematica va comunque tenuta sotto controllo. Al momento l’energia per auto trazione è un “carburante” esente da tassazione. Che cosa accadrà quando il legislatore vorrà applicarla? Il processo è inevitabile di fronte a 2 fattori: il calo dei consumi dei carburanti tradizionali, dunque del gettito per l’erario e il fatto che anche le auto elettriche utilizzano l’infrastruttura stradale e, una volta conclusa la fase di sviluppo, sarà lecito che anche la ricarica venga… “caricata” di oneri a favore della collettività.

Hyundai Kona Electric