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  • COSA C’ENTRA MICHELANGEL0

    Forma e sostanza. Utilità ed emozione.

    Guai a dimenticare che non basta una soluzione razionale per conquistare il vero successo. Serve molto, ma molto di più. Per trovare la soluzione, nell’ingegneria come nell’arte, ci si deve ispirare a modelli alti, altissimi, apparentemente inarrivabili e proprio per questo immortali.

    L’ispirazione della perfezione, la ricerca del miglioramento continuo sono dove soltanto in pochi hanno il coraggio e la coscienza di cercarli. Sono tra le pieghe del mantello del Mosè di Michelangelo, capolavoro di inarrivabile bellezza e indicibile potere ispiratore.

    Chi cerca soluzioni a problemi apparentemente impossibili deve venire qui e sedersi davanti alla statua del Mosè. Scrutare la lunga barba, palpabile con il solo sguardo e capace di conquistare l’aria come se fosse di nuvola invece che di marmo.

    La maestria, l’ispirazione, la ricerca talentuosa della perfezione si fondono in questa scultura e diventano un semplice insegnamento per chi vi si affacci davanti con lo spirito giusto.

    C’entra molto Michelangelo con la soluzione energetica che cerchiamo da secoli e finalmente stiamo trovando.

    C’entra con l’auto, le tecnologie avanzate per la mobilità e ovviamente con la sostenibilità. Che non ha bisogno di essere spiegata, come in molti erroneamente pensano. E’ semplicemente nella nostra natura.

    Noi siamo nati per il bello, il giusto, l’ecologicamente compatibile. Questo in una sola occhiata dice a chiunque una visita al Mosè. Tutto quello che facciamo e che è contrario a questi banali ed elementari istinti naturali è la vera forzatura.

    Grazie Michelangelo.

     

  • Ingegneria della sostenibilità il manuale per cambiare il mondo

    La nuova disciplina è la Scienza della sostenibilità e deve permettere a settori che individualmente non riescono a indicare le soluzioni per un mondo ormai estremamente complesso, di collegarsi tra loro ed arrivare all’indicazione di strade percorribili in tempi brevissimi. E poi aggiornabili continuamente, come continuamente il pianeta si evolve. Nata su iniziativa dell’Università do Tokyo e coordinata dall’Università delle Nazioni Unite, la scienza della sostenibilità prospetta un futuro estremamente attraente per l’energia, l’ambiente, la mobilità e l’automobile.

    La sezione “Energy sources of the future” che ho curato per l’Handbook of sustainable engineering, coordinato Joanne Kauffmann del MIT – Massachusets Institute of Technology e da Kun-Mo Lee dell’Environmental Protection Agency americana, mostra chiaramente che l’Obiettivo Zero Emissioni è possibile.

    L’ingegneria mondiale è chiamata a progettare soluzioni e prodotti industriali di larga diffusione e di grande impatto sull’occupazione e sull’economia. C’è da trovare una strada tecnologica che non la metta in contrasto con l’ambiente, né con i meccanismi economici e politici che oggi faticano a conservare condizioni di mercato soddisfacenti.

    Lo sforzo dei colossi industriali, unito a quello delle istituzioni di ricerca ed universitarie può portare con successo all’individuazione delle tecnologie alle quali far riferimento per riavviare il processo di sviluppo in maniera di nuovo sana. Quindi meno finanza e meno strategie commerciali, più attenzione al prodotto. Prodotto che deve tornare la prima e più importante voce di profitto per chi produce, non semplicemente l’appoggio su cui costruire operazioni finanziarie alle quali è delegata la responsabilità di generare utile.

    Un’industria che torni a guadagnare con i prodotti che realizza, non con gli artifici finanziari, è la prima garanzia di sostenibilità.

    Una specie di bomba, che esplodendo permetterà di assicurare un futuro all’energia, all’auto e agli altri prodotti industriali. La bomba contiene la capacità di accumulare energia in modo pulito e abbondante e senza condizionamenti sulla fonte da utilizzare, quindi senza un legame obbligato col petrolio. Tecnologie di produzione di energia da fonti rinnovabili, utilizzate per produrre proprio quell’energia che si vorrà accumulare in modo pulito ed efficiente. Sviluppo di nuove tecnologie legate a nuovi vettori energetici puliti, come l’elettricità e l’idrogeno. Producibili da diverse fonti ed utilizzabili in modo efficiente e senza emissioni.