Aurobay è un po’ Volvo e po’ Geely Holding, ma tutta motori a combustione interna (internal combustion engine o ICE). Così si chiama la nuova joint-venture che raggruppa in una sola entità tutte le loro attività del “passato” per concentrarsi sul “futuro”.
![Geely Volvo](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/61f7d484f40fb.jpeg)
Tra passato e futuro
Il passato è rappresentato evidentemente dai sistemi di propulsione che sfruttano ancora i pistoni e i carburanti fossili (anche se elettrificate parzialmente). Il “futuro” sono le emissioni zero e, nel caso specifico, l’elettrico. In questo modo proprio le emissioni spariscono dal bilancio con gli asset inquinanti.
![](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/294342_Volvo_Cars_to_invest_SEK_10bn_in_Torslanda_plant_for_next_generation_fully-1024x576.jpg)
Nel caso di Volvo, gli asset sono la Powertrain Engineering Sweden, gli stabilimenti di motori di Skōvde e in Cina, i team di ricerca e sviluppo dedicati e tutte le attività di sostegno tecnico a quello che è stato il cuore dell’intera industria automobilistica per oltre un secolo. Operativamente parlando.
![Volvo Geely](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/289345_Luqiao_Plant_China-1024x576.jpg)
Spin-off strategico
Dal punto di vista tecnico-finanziario, è un vero e proprio spin-off (o scorporo) della CO2: Volvo e Geely potano le loro rispettive piante lasciando solo le foglie verdi e reinnestando il potato in un altro vaso. Infatti non lo buttano, ma lo portano a debita distanza per prosperare in prospettiva su altri terreni.
![Volvo Geely](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/277611_Volvo_C40_Recharge_Studio-1024x768.jpg)
Questo non vuol dire che Volvo e Geely diventeranno tutte elettriche. La casa svedese ha già detto che nel 2025 il 50% delle proprie vendite sarà elettrico, il 100% nel 2030. In questo interregno, i pistoni serviranno ancora e Aurobay li fornirà a Volvo, Geely, Proton e con tutti gli altri marchi collegati.
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![Volvo Geely](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/287424_XC60_Technical_cutaways_of_powertrain_battery-1024x1024.jpg)
La galassia di Geely
Tra questi, lo ricordiamo, ci sono Lotus, Polestar, Lynk&Co senza contare i legami con Daimler e il recente accordo con Renault. Aurobay infatti non nasce solo per una questione interna di logistica e di immagine, ma per permettere anche ad altri marchi esterni al gruppo di gestire una transizione che esige scelte precise.
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![Volvo Geely](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/287388_Volvo_C40_Recharge_Fjord_Blue-1024x683.jpg)
L’elettrificazione e la riduzione delle emissioni costano, implicano investimenti enormi che accrescono la complessità gestionale e i rischi. Molti costruttori hanno dovuto fare la loro scelta: sviluppare insieme nuove famiglie di motori a combustione interna in vista dell’Euro7 e l’elettrico è assai difficile.
![Volvo Geely](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/294341_Volvo_Cars_Torslanda_battery_assembly_plant-1024x576.jpg)
Pulizia e semplificazione
Da qui la scelta di Volvo e Geely di pulire e semplificare grazie ad Aurobay. Certo, si potrebbe vedere l’operazione anche come un atto di ipocrisia e di negazione della realtà, la dimostrazione che anche chi predica le emissioni zero sa che non è possibile praticarle fino in fondo. E si crea qualcosa che possa fare il lavoro sporco.
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![Volvo Geely](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/289663_Volvo_Concept_Recharge_Exterior_left_front_wheel-768x1024.jpg)
Nel 2021 Volvo Cars ha venduto 700mila vetture (698.693 per la precisione), il 5,6% in più. Di queste le i modelli e le versioni Recharge (ovvero le ricaricabili) sono cresciute del 63,9% e hanno costituito il 24% del totale. Il 7,4% sono elettriche pure (+452%) e il resto ibride plug-in (+47,6%).
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![](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/294340_Volvo_Cars_Torslanda_investments-1024x576.jpg)
I denari della grande finanza verde
Ma c’è anche un altro fattore che ha consigliato Volvo e Geely di creare Aurorabay. Tagliare le emissioni di CO2 aumenta il valore di una società nel mercato degli ETS (Emissions Trading Scheme) trasformando la “pulizia” del bilancio (in tutti i sensi) in denaro, potere negoziale e valore sia in borsa sia per gli azionisti.
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![Volvo Geely](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/294765_Volvo_Concept_Recharge_Exterior_front_view-1024x576.jpg)
Un’azienda così congeniata è capace di attrarre investimenti “verdi”, sia attraverso obbligazioni sia attraverso le partecipazioni azionarie. I denari richiamati da questi business sono sempre più imponenti. Ormai la grande finanza non vede nelle energie rinnovabili e in altri settori “green” un ostacolo, ma un’opportunità. E un’azienda che, per guardare, deve investire in tecnologia non può non tenerne conto.
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Investire su altri e su se stessi
Tali investimenti si basano su valori tangibili, ma anche su quelli intangibili che sono sempre più contabilizzabili. In tal senso, la creazione di Aurobay da parte di Volvo e Geely ha un triplice significato: credere nelle emissioni zero è un atto industriale, finanziario e di immagine. È investire su se stessi.
![Volvo Geely](https://www.fabioorecchini.it/wp-content/uploads/2022/03/277620_Volvo_C40_Recharge_Studio-1024x562.jpg)