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  • Lexus RZ elettrica col volante via cavo – doppia prova e video

    La Lexus RZ 450e debutta in Provenza, Francia con l’attesissimo sterzo steer-by-wire, il primo nella storia delle auto di serie senza collegamento meccanico tra il volante e le ruote, ed è il primo modello del marchio ad essere stato progettato per essere soltanto elettrico.

    Doppia prova su strada di Fabio Orecchini e Nicola Desiderio, ecco il VIDEO.

    Volante via cavo

    Lo sterzo via cavo sarà disponibile a listino per la Lexus RZ 450e a partire dal 2025 e avrà proprio il volante Butterfly a forma di farfalla della prova.

    L’esperienza su strada del sistema One Motion Grip, questo è il nome dato dalla Lexus alla sua tecnologia di sterzata via cavo, dimostra una grande maturità della soluzione.

    Prova Lexus RZ 450e interno abitacolo

    Doppia prova Orecchini e Desiderio

    FABIO ORECCHINI – Conosco bene questa tecnologia, come dico nel video all’inizio degli anni Duemila ho coordinato il Progetto europeo HOST (Human Oriented Sustainable Transport) di un prototipo contenente molte innovazioni, tra le quali proprio lo sterzo by-wire progettato e realizzato insieme alla SKF e alla carrozzeria Bertone.

    Nell’esperienza di guida, in modo particolare a velocità medio-alta, la risposta del by-wire Lexus è sempre molto aderente alle aspettative del conducente, senza indecisioni e costantemente con una grande sensazione di controllo rispetto alla traiettoria impostata. Questo anche su curve ripetute e pendenze variabili. Tanto naturale e preciso da essere veramente impressionante.

    FO guida Lexus RZ volante via cavo

    A basse velocità e nelle manovre in spazi stretti il fatto di non dover più incrociare le mani per muoversi in spazi stretti cambia la modalità di guida e questo richiede un po’ di adattamento. Ma si tratta di miglioramenti, visto che la rotazione di soli 150 gradi del volante Butterfly, che permette di tenere saldamente le due mani al loro posto, consente il massimo della sterzata. Si fa molto presto, quindi, ad apprendere la dinamica innovativa dell’auto.

    Cosa ne dici, Nicola?

    NICOLA DESIDERIO – Io invece nel 2017 avevo guidato la Infiniti Q50, la prima auto al mondo con sterzo-by-wire, ma era un sistema che manteneva ancora il piantone, “spezzato” da una frizione che entrava in azione in caso di guasto o malfunzionamento. Qui invece il piantone non c’è proprio e il risultato è notevole: il comando restituisce nelle mani del guidatore sensazioni davvero naturali e sincere per un sistema che, se ci pensiamo, è concettualmente simile a quello di una consolle da gioco o di un simulatore.

    Cambierei solo l’impugnatura che sagomerei per i pollici in modo da avere le dita alla giusta altezza sia per le levette sia per le palette che regolano il grado di recupero dell’energia. C’è invece da lavorare sul feeling nelle manovre a bassissima velocità.

    Ma la cosa che mi meraviglia di più è il paesaggio che si apre di fronte al guidatore. La mancanza della parte superiore del volante rappresenta un’esperienza completamente nuova che fa il paio con quella di avere tra le mani un comando degno non tanto di un’auto da guidare tutti i giorni, ma di una monoposto da corsa o un velivolo. È quell’elemento che in un attimo proietta il pilota nel futuro!

    Nicola Desiderio guida Lexus RZ volante via cavo

    Guida elettrica

    La caratteristica principale della Lexus RZ è nel nuovo sistema di gestione del sistema di trazione Direct4, capace di variare sensibilmente la ripartizione della potenza tra il motore elettrico da 150 kW montato sull’asse anteriore e quello da 80 kW del posteriore in pochi millisecondi.

    FABIO ORECCHINI – Anche con lo sterzo tradizionale, la tecnologia Direct4 della Lexus Rz evidenzia una risposta fulminea alle condizioni stradali e di guida.

    La potenza totale di 230 kW (313 cavalli) viene erogata dai due motori elettrici della trazione integrale in modo estremamente fluido e progressivo, con una silenziosità che pone il sistema di trazione Lexus ai vertici del settore.

    Orecchini Desiderio guida Lexus RZ

    Alle modalità di guida tradizionali Eco, Normal e Sport, oltre alla funzione Custom che permette di impostare un mix personalizzato tra le tre precedenti, se ne aggiunge una ulteriore denominata Range, completamente dedicata all’ottimizzazione dell’autonomia di marcia con la carica disponibile nelle batterie. La modalità Range prevede lo spegnimento del climatizzatore e la limitazione della velocità a 100 km/h. Una modalità, quindi, pensata per condizioni di marcia nelle quali si voglia dare priorità assoluta alla percorrenza tra una ricarica e l’altra.

    Lexus RZ tre quarti avanti

    Come si comporta l’auto nelle diverse modalità, Nicola?

    NICOLA DESIDERIO – Prima di tutto, la Normal offre un buon equilibrio tra efficienza e prestazioni, anzi la differenza con la Sport è meno evidente che con la Eco. Con quest’ultima, in ogni caso, basta schiacciare l’acceleratore per avere tutta la spinta che serve in casi come un sorpasso da fare rapidamente. La Custom permette di agire solo su tre parametri (sterzo, acceleratore e climatizzatore).

    La Range esclude del tutto il motore anteriore e lascia attivo solo quello posteriore. Io la userei solo in casi estremi. Va detto che, quando il sistema di bordo indica un’autonomia pari a zero, la batteria ha in realtà ancora il 6%. Dunque, una sicurezza in più per togliere quell’ansia che, oramai, non ha più ragione di esistere e spero abbandoni presto chi vuole scegliere l’elettrico e ha ancora qualche tentennamento.

    Quanto al comportamento stradale, la RZ è una vettura composta e costituzionalmente sana. Non è fatta per una guida aggressiva, ma è precisa, ha un’ottima motricità e soprattutto è fluida, silenziosa e confortevole come deve essere una Lexus, soprattutto con le ruote da 18 pollici e i vetri doppi. Trovo in linea con la filosofia del marchio la scelta di non avere una coppia mostruosa – 435 Nm sono assai meno di quelli dichiarati da altre elettriche di ugual potenza – ma erogata nel modo giusto: offrendo una risposta gradevole all’acceleratore e una progressione continua e coinvolgente. Anche qui conta un’esperienza nella gestione di corrente, energia e potenza che non si improvvisa.

    Anche il Direct4 è un sistema interessante perché sfrutta le micro variazioni di coppia (positive e negative) possibili con i motori elettrici e le frenate selettive su ogni ruota per minimizzare le variazioni di carico. In questo modo il corpo vettura limita entità e velocità del beccheggio permettendole di mantenere il miglior equilibrio sulle ruote. Ne guadagna il comportamento globale della vettura: migliore direzionalità, maggiore tenuta e stabilità, dunque maggiore sicurezza e anche comfort perché sottoporre il corpo a forze inferiori fa in modo che esso sia più rilassato e non attivi quei movimenti di compensazione inconsapevoli che rendono più stancante il viaggio.

    Batteria, ricarica e consumi

    FABIO ORECCHINI – Uno degli ingegneri di riferimento del progetto, Yoichiro Kasai, con il quale insieme a Nicola abbiamo cenato per approfondire la conoscenza del prodotto, garantisce che la batteria agli ioni di litio da 71,4 kWh della Lexus Rz è fornita dalla sola Panasonic e rigorosamente fabbricata in Giappone.

    Nella foto qui sotto, fatta da me direttamente allo spaccato dell’auto, si vede quanto sia sottile il pacco batterie, posizionato centralmente sotto l’abitacolo.

    Batterie Lexus RZ spessore

    La ricarica può avvenire con potenze fino ai 150 kW in corrente continua (ricarica dell’80% in circa 30 minuti) e fino a 11 kW in corrente alternata con presa domestica o colonnina (6,5 ore per la ricarica completa in trifase 11 kW, 10 ore in monofase 7,4 kW).

    Gli accumulatori, secondo i dati forniti dalla Lexus, sono in grado di mantenere una capacità residua superiore al 90% di quella iniziale anche dopo dieci anni di utilizzo e cicli ripetuti, anche quotidiani, di ricarica veloce ad alta potenza.

    Lexus RZ tre quarti dietro

    Il valore di consumo in condizioni di omologazione Wltp fornito dalla casa è comunque molto contenuto per le dimensioni del modello e va dai 16,8 ai 18,6 kWh/100 chilometri, con autonomie di marcia con una ricarica completa dell’ordine dei 400 chilometri (da 395 km con pneumatici grandi da 20 pollici a 435 km con gomme da 18 pollici).

    Cosa ne pensi del sistema batterie e gestione della ricarica e dei consumi, Nicola?

    NICOLA DESIDERIO – Sì, anche io sono rimasto impressionato dallo spessore della batterie, campo nel quale la Toyota ha ovviamente un’esperienza invidiabile con le 22-23 milioni che, nell’arco di 25 anni, ha montato su tutte le proprie ibride. In questo tempo e con tutti i chilometri percorsi si accumulano conoscenze inestimabili che oggi sono evidenti al primo sguardo.

    Se poi si considera che Toyota condivide storicamente con la Tesla la Panasonic come partner tecnologico, possiamo dire che ci troviamo di fronte al meglio che si possa trovare. Tra l’altro, questa batteria, la stessa della Toyota bZ4X, è la prima raffreddata a liquido di Toyota e sfrutta celle prismatiche NMC622, dunque ampiamente collaudate e con una struttura che assicura stabilità e sicurezza.

    Immagino che anche i sistemi e i software di controllo offrano le migliori garanzie, soprattutto da parte di un costruttore come Toyota che si mantiene sempre prudenziale con le promesse. Posso sicuramente dire che la strategia di recupero della batteria è molto sofisticata perché è inizialmente sempre graduale e dolce, senza dare la sensazione della frenata. Avrei voluto invece che la scalatura virtuale dei 4 livelli fosse più netta. Per i consumi, ci siamo tenuti intorno ai 21 kWh, un valore normale per una vettura del genere guidata senza attenzioni. Vorrei verificare la curva di ricarica e come il sistema di bordo gestisce la fase preparatoria della ricarica.

    Lexus RZ profilo

    Riscaldamento radiante

    FABIO ORECCHINI – Trovo molto interessante l’attenzione a soluzioni innovative di risparmio energetico.

    Fabio Orecchini abitacolo Lexus RZ

    Il sistema di riscaldamento radiante per guidatore e passeggero anteriore, insieme ai sedili riscaldati, permette di ottenere il confort degli occupanti con una potenza dell’ordine delle decine di Watt (70 W guidatore, 100 W passeggero), mentre il riscaldamento tradizionale dell’abitacolo richiede ben 5000 Watt di potenza.

    Tu cosa ne dici?

    NICOLA DESIDERIO – Beh, dico che è un’idea geniale per risparmiare energia ed erodere ulteriormente le nostre ansie di autonomia. L’ho trovata anche suggestiva in un momento in cui molti di noi stanno prendendo contatto con diverse tecnologie di isolamento e controllo del clima con lo scopo di ottimizzare i consumi energetici nelle nostre case.

    In questa senso, la BZ funziona davvero come un appartamento perché ha una pompa di calore che sfrutta la batteria quasi fosse un impianto geotermico, ha poi la ventilazione forzata e utilizza queste superfici radianti come i termosifoni mentre i sedili riscaldabili fanno quasi da pavimento radiante. Anzi, chissà che un giorno non si riesca a sfruttare proprio la batteria sotto il pianale della vettura per scambiare il calore direttamente con l’abitacolo, senza utilizzare liquidi o correnti d’aria.

    Nicola Desiderio in Lexus RZ

    Arrivo sul mercato e prezzo

    La Lexus RZ 450e sarà in concessionaria dal prossimo mese di maggio ad un prezzo non ancora comunicato ma annunciato tra i 75 mila e gli 85 mila euro, proprio nella fascia tra la Lexus Nx e il Suv ammiraglio Lexus Rx. Interessante le formule di avvicinamento previste dalla finanziaria del Kinto. Si può infatti fare una prova lunga uno o più mesi pagandola in abbonamento e, se si viene convinti, è possibile acquistare e prendere a noleggio a lungo termine la vettura che stiamo guidando o prenderne una completamente nuova.

    Orecchini Desiderio davanti Lexus RZ
  • Kia Energy House, apre il primo spazio multifunzionale sul futuro elettrico

    Si chiama Kia Energy House ed è il primo spazio multifunzionale dedicato all’auto elettrica aperto dal marchio coreano a Roma. Al suo interno sarà possibile avere informazioni sulla mobilità del futuro secondo la visione del marchio e partecipare a incontri ed eventi.

    Il programma sarà dedicato all’innovazione e alla cultura contemporanea in una più larga interpretazione.

    Kia Energy House interno

    Capire il futuro

    L’auto elettrica può mostrare così il suo ruolo e la sua importanza per la costruzione della società del futuro, che dovrà essere coerente con gli obiettivi di sostenibilità anche nelle soluzioni architettoniche, urbanistiche, tecnologiche.

    Per questo nella Kia Energy House troveranno spazio eventi dedicati a tre grandi ambiti: la mobilità elettrica, l’educazione scolastica e universitaria, la cultura e la tecnologia Mede in Korea.

    La grande trasformazione del marchio Kia avvenuta negli ultimi mesi, che ha visto la nascita di un logo completamente nuovo e la presentazione di un programma molto ambizioso di sviluppo e lancio sui principali mercati mondiali di una gamma con trazione esclusivamente elettrica, ha infatti molto a che fare col grande slancio verso il futuro della Corea del Sud.

    Kia Energy House esterno

    Auto elettrica, scuole, università e cultura

    Nel primo Kia Energy Store italiano l’auto elettrica sarà spiegata ai ragazzi delle scuole e sarà oggetto di incontri con centri di eccellenza e studenti universitari, ma ci sarà spazio anche per la musica delle K-Pop band che hanno conquistato il mercato mondiale, il cibo e le eccellenze tecnologiche del Made in Korea.

    Un esperimento molto interessante, nel quale la mobilità elettrica si propone come uno degli elementi grazie ai quali costruire il futuro sostenibile del pianeta.

    Kia ed Enel X Energy House Roma

    All’interno dell’Enel X Store

    Chi vuole saperne di più sull’auto elettrica, guidare modelli di ultima generazione e provare a fare una ricarica con diverse tecnologie ha quindi un nuovo luogo dove recarsi.

    La prima Energy House della Kia Italia si trova presso l’Enel X Store di Corso Francia a Roma. Nel piazzale antistante il nuovo spazio multifunzionale è disponibile l’infrastruttura di ricarica gestita da Enel X Way che conta ben sei stazioni ad alta potenza capaci di arrivare ciascuna a 350 kW, colonnine WayPole da 22 kW e l’innovativo pannello digitale WayMedia con due WayBox del tipo destinato alla ricarica domestica.

    Programma elettrico Kia

    Il programma di espansione elettrica della Kia prevede che entro il 2027 il marchio arrivi alla disponibilità a listino di ben 14 modelli a batterie, con l’obiettivo di arrivare a raggiungere una quota del 6,6% del mercato elettrico a livello mondiale (Cina esclusa). Oltre al lancio di nuovi modelli, la rivoluzione elettrica Kia prevede anche l’arrivo di inediti servizi di mobilità offerti con veicoli a zero emissioni e un ruolo importante per i futuri PBV – Purpose based vehicles, veicoli elettrici costruiti appositamente per rispondere a specifiche esigenze della mobilità del futuro, come le consegne dei prodotti e-commerce e l’utilizzo condiviso nelle grandi aree urbane.

    Giuseppe Bitti Kia Italia

    Giuseppe Bitti, amministratore delegato Kia Italia

    La Kia ha l’obiettivo di conquistare la leadership nella mobilità elettrica.

    Afferma Giuseppe Bitti, amministratore delegato del marchio in Italia, che continua: “L’Energy House offre al pubblico e ai nostri clienti, attuali e potenziali, la possibilità di capire al meglio le ambizioni del gruppo e lo scenario futuro della mobilità”.

    Anche a Milano

    La Kia Italia ha per ora deciso la presenza dell’Energy House nell’Enel X Store di Corso Francia a Roma fino alla fine del mese di giugno ma è possibile che il progetto possa avere una durata maggiore, visto che è già stata annunciata l’apertura entro l’anno di un secondo Kia Energy Store a Milano ed è confermato l’arrivo sul nostro mercato del grande Suv elettrico Kia EV9 proprio a fine 2023.

  • Sostenibilità sociale, Kinto e Roma Calcio presentano unstoppable

    La Sostenibilità sociale rappresenta l’aspetto purtroppo meno presidiato dei tre che costituiscono la Sostenibilità (ambientale, sociale ed economico).

    Sostenibilità sociale, economica, ambientale

    Adesso, però, grazie a Kinto (marchio della nuova mobilità del Gruppo Toyota) e alla Roma Calcio arriva anche nel campionato di Serie A. Dalla partita Roma-Empoli, il progetto Superiamo gli Ostacoli usufruirà di veicoli Toyota e servizi Kinto per permettere, grazie anche alla Protezione Civile Arvalia, a un numero ancora più ampio di tifosi giallorossi di recarsi allo stadio Olimpico.

    Il servizio prevede il trasferimento gratuito a bordo dei veicoli Toyota di tifosi con disabilità e volontari dell’associazione, che si occuperanno di accompagnare i tifosi, di offrire assistenza nel corso di tutta la partita e di organizzare il loro rientro verso le abitazioni.

    Unstoppable

    Nasce così “Unstoppable”, una iniziativa che pone al centro le persone della comunità giallorossa e non solo, con la volontà di offrire un servizio di trasporto in piena armonia con i valori di sostenibilità ed inclusività che accomunano AS Roma e il Gruppo Toyota.

    Unstoppable AS Roma Kinto

    La Sostenibilità sociale che AS Roma e il Gruppo Toyota, Main Global Partner di AS Roma con i marchi Toyota, Lexus e Kinto, hanno deciso di costruire insieme anche fuori dal campo di calcio con iniziative di valore a vantaggio della comunità che si riunisce attorno ai colori giallorossi anche al di là del tifo calcistico.

    Un’iniziativa i cui obiettivi sono perfettamente in linea con l’ambizione di Kinto, Brand Globale di Mobilità del Gruppo Toyota e Mobility Service Provider dell’AS Roma, di prendersi cura della mobilità di tutti creando un ecosistema di soluzioni integrate ed innovative, semplici ed inclusive nel quale tutti, senza alcuna distinzione, possano muoversi liberamente, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale. 

    Sostenibilità e inclusione

    Full-Hybrid

    Kinto fornirà alla AS Roma Calcio una flotta di veicoli adatti al trasporto di persone con disabilità, per tutte le gare casalinghe della stagione in corso. La maggior parte delle vetture che costituisce la flotta è dotata della tecnologia Full Hybrid che garantisce emissioni di CO2 limitate, oltre che un rilascio di sostanze inquinanti estremamente ridotto (secondo i dati del costruttore le emissioni di NOx sono inferiori di circa il 90% rispetto ai limiti di omologazione) e oltre il 50% del tempo a zero emissioni in città, contribuendo a rendere gli spostamenti delle persone più sostenibili.

    Mauro Caruccio, Ceo Kinto e Toyota Financial Services

    Siamo orgogliosi di supportare l’AS Roma in questa iniziativa a vantaggio dei propri tifosi e di valore per tutta la comunità locale.

    Offrire a tutte le persone la possibilità di muoversi liberamente, in modo sicuro e senza barriere è la nostra missione.

    Mauro Caruccio intervista FO

    L’aspetto sociale di Unstoppable va anche oltre le partite allo stadio.

    La flotta di veicoli Toyota forniti da Kinto verrà messa a disposizione dell’AS Roma Calcio anche per supportare una serie di attività di volontariato e servizi sociali per la comunità cittadina. 

  • Toyota Wehybrid Race, il social dell’auto diventa sociale

    Non solo social, ma sociale. Toyota WeHybrid Race ha una missione non soltanto commerciale, ma rivolta ad una maggiore consapevolezza collettiva che porta vantaggi al singolo e anche al territorio.

    Al via il 15 febbraio prossimo la prima edizione della WeHybrid Race, un contest innovativo che rappresenta al meglio la visione di mobilità evoluta Toyota, con oltre 45.000 clienti che già aderiscono al programma WeHybrid e utilizzano l’app MyT, pensata per monitorare la percentuale di percorrenza in elettrico della vettura e premiare i comportamenti di guida virtuosi con dei Toyota Green Credits, convertibili in buoni digitali da utilizzare attraverso l’App Kinto Go per i servizi di mobilità offerti dalla piattaforma, come biglietti metro, bus, taxi, parcheggi ed eventi.

    Toyota WeHybrid Race My Toyota

    WeHybrid Community

    Proprio i membri della community WeHybrid saranno chiamati a formare due squadre, ognuna delle quali supporterà uno specifico progetto di riqualificazione urbana che sarà realizzato da Toyota in collaborazione con Retake, organizzazione no profit di recupero urbano. La sfida durerà fino a metà aprile, e la vittoria andrà alla squadra i cui partecipanti avranno totalizzato la somma maggiore di chilometri percorsi a zero emissioni.

    Riqualificazione urbana

    Due i progetti di riqualificazione in lizza.

    Aria a colori” , con la realizzazione in 7 città italiane (Roma, Milano, Bologna, Bari, Salerno, Arezzo e Padova) di murales con vernici di Airlite, una pittura totalmente minerale e inodore che riduce l’inquinamento urbano, neutralizzando le sostanze chimiche nocive rilasciate nell’ambiente.

    Murales riqualificazione urbana

    Il secondo progetto candidato è denominato “Città per tutti”, con una serie di interventi di rigenerazione urbana all’interno della Riserva Naturale della Valle dell’Aniene e al Museo diffuso del Parco Fluviale della Confluenza di Roma, ma soprattutto con un forte valore inclusivo grazie alla previsione di ausili per persone con difficoltà motorie e non vedenti.

    Vincono tutti

    Ci piace definirla la prima competizione dove vincono tutti: i clienti, il territorio e l’ambiente.

    Commenta Mariano Autuori, Direttore Marketing di Toyota Motor Italia, sottolineando l’effetto l’engagement che la WeHybrid Race crea comportamenti di guida sostenibili e i vantaggi concreti che porta per l’automobilista e il territorio.

    Mariano Autuori Toyota

    Premia la guida sostenibile

    Ovvero l’idea che ha portato alla nascita della piattaforma WeHybrid nel 2020 e dei suoi servizi agevolati in base allo stile di guida ecosostenibile, fino all’assicurazione RC completa e gratuita per i chilometri percorsi in modalità a zero emissioni, al crescere dei quali si riduce anche il costo del tagliando di manutenzione.

  • Volvo Recharge a Milano, l’auto al centro dell’ecosistema del futuro

    L’esposizione della Volvo Recharge al Volvo Studio di Milano è l’occasione per toccare con mano molte innovazioni in arrivo sulle auto in un futuro ormai imminente.

    Ho partecipato a una delle tre giornate (dedicate a sicurezza, elettrificazione e sosteniblità, design) organizzate per evidenziare le principali caratteristiche del prototipo, in gran parte previste anche per la Volvo EX90, nuovo Suv ammiraglio elettrico a sette posti del marchio che sarà disponibile sul nostro mercato all’inizio del prossimo anno.

    Volvo Studio Molano Fabio Orecchini

    Cicca qui e leggi Volvo EX90, l’ammiraglia elettrica è un computer su quattro ruote.

    La Volvo mi ha chiesto di esporre a un gruppo di giornalisti ed esperti le caratteristiche dell’ecosistema energetico nel quale si va a inserire il prototipo, quindi anche i prossimi modelli a listino, a partire proprio dalla Volvo EX90.

    Volvo Recharge interni

    Una tecnologia chiave per la realizzazione completa del futuro scenario è il sistema di ricarica bidirezionale. L’auto prende energia dalla rete elettrica in fase di ricarica ma può anche restituirne per avere un ruolo attivo nei confronti del sistema di distribuzione dell’elettricità, per alimentare
    carichi esterni, ricaricare altre auto oppure un’intera abitazione.

    Volvo Studio Ricarica bidirezionale Orecchini Lonardi

    Clicca qui e leggi Volvo, grazie alla ricarica bidirezionale la EX90 elettrica scambierà energia con la casa e la rete.

    La concept car Volvo Recharge, presentata nel corso dell’emergenza pandemica mondiale in un evento virtuale nel 2021 e bloccata a lungo in Cina a causa di limitazioni legate alla pandemia, fa bella mostra di sé accanto alla vetrina del Volvo Studio Milano in zona Porta Nuova, con uno sfondo estremamente fotogenico rappresentato dal bosco verticale, dai grattacieli di piazza Gae Aulenti e dal parco BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano.

    Volvo Recharge Volvo Studio Milano

    La tecnologia viene chiamata dagli esperti vehiche-to-everything e identificata con la sigla V2X, l’auto connessa con qualsiasi cosa, quindi. Il sistema dell’energia, quello della mobilità e le innumerevoli funzioni di trasmissione delle informazioni, mettono l’auto al centro di uno scenario reso possibile dalle tecnologie digitali, completamente nuovo e affascinante orientato alla sostenibilità.

    Clicca qui e leggi la mia spiegazione con VIDEO del sistema Vehicle-to-grid e V2X.

    Il futuro sostenibile è il tema portante della Volvo Recharge, riconoscibile anche nei materiali di origine biologica o da riciclo, nell’aerodinamiche orientata alla massima efficienza e nella costruzione di una vita a bordo a
    misura di famiglia.

    Molto interessante, in proposito, è lo spazio appositamente progettato e realizzato nel bagagliaio per l’animale domestico, dotato anche di palline per il gioco e ciotola dedicata.

    Volvo Recharge animale domestico

    Analizzando la concept Volvo Recharge si arriva direttamente alla Volvo EX90 di serie. Le soluzioni di sicurezza delle nuove Volvo comprenderanno sistemi sempre più vicini alla guida autonoma, perchè si possa arrivare velocemente a un futuro senza incidenti, al monitoraggio delle condizioni di salute e di veglia di chi è alla guida, finchè a condurre l’auto sarà ancora un essere umano.

  • Honda Civic Hybrid, bentornato piacere di guidare – la mia prova di utilizzo

    Honda Civic Hybrid è un’auto da guidare. La nuova generazione dell’amatissimo modello Honda guarda al futuro, con un sistema ibrido perfezionato e dotato di nuove soluzioni tecnologiche e maggiore risparmio nei consumi rispetto alla versione precedente, e al tempo stesso riesce a mantenere caratteristiche incredibilmente dirette nella restituzione delle sensazioni dinamiche al conducente.

    Lo avevo già notato nella mia prova al momento del lancio, in Spagna.

    Clicca qui e leggi: Honda Civic, ibrida è meglio che benzina, diesel e turbo.

    Simbiosi tra conducente a automobile

    Gli alleggerimenti mirati di telaio e carrozzeria, la nuova geometria per passo e carreggiata posteriore e una grande attenzione alla rigidità non soltanto si traducono in un ottimo controllo in curva, ma permettono una vera e propria simbiosi tra chi siede al volante e l’automobile.

    Honda Civic Hybrid prova

    Quando ci si mette alla guida, risulta inoltre evidente la grande dinamicità del nuovo sistema ibrido. Oltre alla meccanica fredda di telaio, carrozzeria e sospensioni (il cofano anteriore è in alluminio, più basso di 2,5 centimetri, il passo è allungato di 3,5 centimetri rispetto alla versione precedente, il portellone posteriore è realizzato per la prima volta in resina, più leggero del 20% rispetto al componente tradizionale) c’è il decisivo contributo della tecnologia di trazione nel design delle sensazioni di bordo.

    Design delle sensazioni

    Se si accelera con decisione, risulta evidente come la trasmissione e-Cvt non preveda un vero e proprio cambio ma una sorta di staffetta alle varie velocità tra trazione elettrica e motore a benzina basata su rapporti fissi, che simula, nell’andamento del numero dei giri del motore termico, un cambio sequenziale a rapporti molto corti, dando la netta sensazione di trovarsi al volante di un modello sportivo.

    Honda Civic  hybrid prova guida FO interni

    Anche a velocità moderata, quindi negli spostamenti familiari oppure lavorativi in città, permane il gusto di essere a bordo. Non soltanto al posto di guida, dove certamente vengono restituite le sensazioni più nette provenienti dal percorso e dalla strada, ma anche come passeggeri.

    La capacità dell’auto di garantire confort di bordo insieme a una guidabilità di impronta addirittura sportiva, si traduce in un sottile piacere di vivere l’abitacolo condiviso da tutti gli occupanti.

    Piacere di stare a bordo

    L’essenza ibrida della nuova generazione di Honda Civic, disponibile esclusivamente con motorizzazione full hybrid a benzina più elettrico, oltre ad essere rappresentata nei numeri che ne descrivono le prestazioni, trova il suo scopo nel piacere di stare a bordo progettato degli ingegneri della Honda minuziosamente per ogni posto dell’abitacolo.

    Questo è secondo me il carattere specifico di questo modello. Al piacere di guidare si affianca il piacere di stare a bordo.

    Honda Civic Hybrid tre quarti avanti

    Numeri e prestazioni

    Il sistema ibrido della Honda Civic Hybrid comprende un motore Atkinson 2 litri di cilindrata a benzina con iniezione diretta, batterie al litio da 1,05 kWh e una potenza globale di 135 kW, con coppia massima di 315 Nm.

    L’auto consuma meno della precedente versione 1.000 benzina, ha più coppia del precedente 1.600 Diesel ed è più potente del precedente 1.500 benzina turbo.

    In pratica, batte ognuna delle precedenti motorizzazioni proprio nella sua caratteristica migliore.

    Il consumo medio dichiarato è di 4,7 litri di benzina per cento chilometri di percorrenza (108 grammi al chilometro di emissioni di CO2).

    L’elettronica contribuisce al risultato numerico con un nuovo sistema di rilevamento dei tornanti e la gestione predittiva della carica della batteria, realizzata grazie ai dati del sistema di navigazione.

    La curva di incremento della velocità è molto soddisfacente (il valore dichiarato da zero a 100 km/h è di 7,8 secondi) e soprattutto, grazie alla nuova capacità dei progettisti Honda di sfruttare in modo decisamente maggiore la parte elettrica, non fa mai salire di giri il motore a benzina in modo asincrono rispetto alle aspettative del conducente.

    Modalità “Engine” rinnovata

    Honda Civic hybrid posteriore

    La modalità “Engine” del sistema ibrido, che prevede l’invio diretto alle ruote di potenza dal motore termico, viene mantenuta anche in situazioni nelle quali precedentemente la medesima architettura ibrida Honda prevedeva l’attivazione della modalità “Hybrid” con necessità di aumento del regime di rotazione del motore a benzina per azionare anche il generatore elettrico destinato a inviare elettricità supplementare alle batterie.

    Il principale motivo di questo grande salto in avanti dal punto di vista della godibilità di guida è nelle nuove batterie al litio, di soli 1.05 kWh di capacità, che hanno una nuova tecnologia per le celle e nelle quali più di due decenni di esperienza nell’ibrido hanno consentito di ampliare nettamente l’intervallo di utilizzo della carica.

    Vita a bordo

    Gli interni sono caratterizzati dal nuovo display conducente da 10,2” e dal display centrale da 9”, che risultano certamente i due particolari più evidenti al primo accesso.

    Honda Civic hybrid prova interni FO

    Poi, però, vivendo l’automobile nella quotidianità e negli spostamenti più lunghi, il nuovo diffusore a nido d’ape che integra le bocchette d’uscita del climatizzatore e ne permette una maggiore escursione dimostra la sua importanza per il benessere nell’abitacolo e per l’impressione di contemporaneità del design.

    Prezzo

    La Honda Civic Hybrid e:Hev è a listino con prezzi di 36.900 euro per la già ben accessoriata versione Elegance, 38.000 per la versione Sport, 41.400 euro per la Advance .

  • Nasce il marchio Afeela, Sony e Honda accelerano verso l’auto digitale

    La nascita del marchio Afeela, nato dalla joint venture tra Sony e Honda, è l’anteprima di nuovi scenari nell’era dell’auto elettrica e digitale.

    Prende infatti forma l’ingresso delle grandi firme della tecnologia in un settore che vivrà di piattaforme tecnologiche hardware e software condivise tra in vari marchi, ma al tempo stesso personalizzate per ogni singolo costruttore e modello.

    L’auto e la mobilità sono attese da relazioni orizzontali tra produttori automobilistici tradizionali e fornitori hi-tech, il cui arrivo nel mondo dell’auto è stato finora annunciato e temuto, ma non si è mai compiutamente realizzato.

    Afeela concept car Ces 2023

    Prima auto di un gruppo hi-tech ad arrivare sul mercato

    La concept car a marchio Afeela, apparsa al Consumer Electronics Show di Las Vegas 2023, potrebbe essere il primo prodotto di un marchio nato da una grande azienda della tecnologia (Sony) a raggiungere il mercato, seppur grazie alla collaborazione con un costruttore tradizionale (Honda).

    Il Ceo della Sony Honda Mobility, da cui nasce il marchio Afeela, Yasuhide Mizuno, prevede tempi stretti.

    L’inizio dei preordini è fissato per la prima metà del 2025, la vendita entro la fine del 2025 e la consegna a partire dalla primavera del 2026 in Nord America.

    Con un potenziale sbarco successivo anche in Europa, naturalmente.

    Caratteristiche del prototipo

    Oltre la linea elegante a tre volumi lunga 490 cm, con telecamere a sostituire i classici specchietti, c’è soprattutto un progetto puntato sulla guida autonoma di Livello 3.

    Questo grazie a una tecnologia di visione stereoscopica attorno alla vettura ricavata dall’utilizzo di

    un totale di 45 tra telecamere e sensori all’interno e all’esterno del veicolo laterali

    come precisa Mizuno, che nella stessa conferenza stampa di presentazione al Las Vegas Convention Center ha anticipato anche la collaborazione con Epic Games, ovvero l’uso del suo motore grafico 3D Unreal Engine per l’interfaccia del monitor che attraversa completamente la plancia.

    Afeela interni concept

    Nuovi contenuti

    Non è un caso, se consideriamo come l’entrata di Sony nel mondo automobilistico permetta di far convergere nel settore, senza intermediari, la sterminata library di contenuti multimediali di cui l’azienda di Tokyo detiene i diritti o che direttamente produce, con i Sony Pictures Studios di Los Angeles in prima linea.

    C’è però ancora più spessore industriale nel concept Afeela, in assenza di dati tecnici forniti alla stampa, ma con la presenza allo stand Sony di Cristiano Amon, Ceo di Qualcomm.

    Qualcomm

    La Qualcomm dal 2004 ha costruito rapporti stretti di collaborazione con 24 marchi automobilistici nel mondo, con previsioni per un fatturato nel settore di 4 miliardi di dollari entro il 2026, ben 9 miliardi nel 2031.

    Con sede a San Diego, nel 2022 Qualcomm ha un fatturato 44 miliardi di dollari ed è tra le prime cinque aziende produttrici di chip al mondo, con una leadership ormai consolidata nelle architetture di tipo Arm, che secondo gli esperti hanno grandi potenzialità di ulteriore sviluppo.

    Afeela piattaforma digital chassis

    Digital chassis

    La rete di semiconduttori nell’auto diventa ora una vera e propria piattaforma hardware, come la Snapdragon Digital Chassis di Qualcomm, che verrà utilizzata per la prima volta proprio per la  concept Afeela.

    A cambiare è l’intera distribuzione delle operazioni di elaborazione delle informazioni destinate ai vari servizi, dagli Adas alla gestione della marcia o all’intrattenimento di bordo, non più distribuite su diversi processori ma affidate ad una unica Cpu.

    E’ l’inevitabile orizzonte su cui stanno lavorando in autonomia anche gruppi come Volkswagen, con la sua prossima piattaforma SSP.

    La Qualcomm proporrà il suo digital chassis sul mercato in modo orizzontale, a disposizione di molti costruttori e aggiornabile nelle funzioni grazie all’utilizzo di un ambiente software basato sulla distribuzione Yocto di Linux.

    L’approccio è centralizzato per le funzioni di connessione 5G di tipo C-V2X (Cellular-vehicle-to-everything), ovvero con altri veicoli e con le infrastrutture stradali, ma anche una linea Power Line Communications (PLC) per l’interfaccia con smart grid e stazioni di ricarica intelligente.

    All’unità di calcolo centrale, il nuovo chip Ride Flex, è anche affidata la gestione della sensoristica, l’assistenza alla guida autonoma e virtualizzazione delle condizioni di marcia, ovvero la determinazione assoluta della posizione del veicolo in rapporto alla cartografia e   al riconoscimento di ostacoli e segnali attraverso le videocamere.

    Piattaforma digital chassis Afeela

    Aggiornamento over-the-air

    Tutto questo con possibilità di aggiornamento Over The Air in un ambiente Car to Cloud che permette la personalizzazione della vettura e l’aggiunta incrementale di funzioni. 

    La concept Afeela rappresenta in tutto questo un’apripista, con il Gruppo Renault e quello Stellantis già coinvolti nell’adozione dello Snapdragon Digital Chassis, che ambisce a diventare uno standard.

    L’obiettivo è l’accorciamento in modo molto sensibile del Time to Market (cioè il tempo di sviluppo) delle nuove vetture, facendo nel contempo da volano ad un cambiamento sostanziale nel metodo.

    Afeela presentazione Ces Las Vegas 2023

    L’associazione giapponese dei costruttori gradisce

    Parlando a nome della Japan Automobile Manufacturers Association (JAMA), il vicepresidente Toshihiro Mibe, Ceo di Honda Motor, ha recentemente ribadito che:

    In Europa, Stati Uniti e Cina molti nuovi player entrano nella produzione di veicoli elettrici.

    Ci sarà una combinazione di approcci di produzione diversi e coesistenti. Quindi siamo molto positivi riguardo a tutti i cambiamenti nel settore.

    L’arrivo del gigante Sony è visto quindi dall’industria dell’auto giapponese come un’opportunità per mantenere fortemente radicata nell’arcipelago del Sol Levante gran parte della conoscenza e della capacità industriale necessaria per le future generazioni di veicoli.

  • Osservatorio Auto e Mobilità Luiss Business School, ecco le parole dell’innovazione

    A soli tre mesi dall’insediamento del Comitato Scientifico, l’Osservatorio Auto e Mobilità di Luiss Business School, diretto dal prof. Fabio Orecchini dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi e dal prof. Luca Pirolo della Luiss Guido Carli, ha presentato le sue attività, le linee di ricerca e la Roadmap 2023 alla stampa e agli esperti nella sede di Villa Blanc a Roma.

    Roadmap 2023

    Il prof. Fabio Orecchini ha presentato le attività, l’organizzazione, i primi partner dell’Osservatorio (UNRAE, Toyota, Honda) e svelato la Roadmap 2023. Sono due i filoni di ricerca comunicati, entrambi centrali per l’evoluzione dell’auto e della mobilità nel prossimo decennio.

    Fabio Orecchini Osservatorio Luiss

    Il primo è cruciale per il mercato e i modelli di business, riguarda la mappatura e l’analisi delle dinamiche di comunicazione, delle politiche commerciali e della risposta del mercato alle innovazioni di prodotto, di sistema e di servizio introdotte nella Macro-area.

    Il secondo entra direttamente nel cuore del grande tema del momento, l’energia. L’attività di ricerca riguarda l’individuazione di adeguate strategie energetiche per l’auto e la mobilità in Italia e in Europa.

    Prima ricerca

    Presentati dal prof. Luca Pirolo e dal prof. Luigi Nasta i risultati della prima ricerca dell’Osservatorio, che ha svelato quali siano le parole dell’Innovazione nel settore auto e mobilità.

    Osservatorio Pirolo

    Mappatura su Twitter

    La ricerca ha indicato i termini più utilizzati dalle case auto e dagli utenti (oltre 60.000 contributi provenienti da più di 29.000 account ufficiali italiani ed internazionali monitorati su Twitter con analisi di tutti i post di un anno da ottobre 2021 a ottobre 2022) tra quelli individuati dagli esperti dell’Osservatorio come rappresentativi nelle aree chiave Sostenibilità, Mobilità, Sicurezza, Elettrificazione.

    Le parole dell’innovazione

    Le parole dell’innovazione più utilizzate sono CO2BatterySafetyHybridEVMobility Sustainability. CO2 è risultato essere il termine di gran lunga più utilizzato (41% dei contributi).

    Osservatorio Nasta

    Sostenibilità, mobilità, elettrificazione e sicurezza

    Le tecnologie di maggiore interesse sono 􏰄relative all’elettrificazione (Battery 13%, Hybrid 10% ed EV 10%), grande interesse anche per la sicurezza 􏰉Safety 􏰊􏰋􏰌􏰂 e l’􏰁evoluzione del concetto di mobilità (Mobility 7%).La sostenibilità, aggregando i dati relativi a CO2 (41%) e Sustainability (3%), risulta l􏰁’argomento di maggior interesse con oltre 27.000 contributi (pari al 44% del totale).

    Osservatorio presentazione

    Primi partner sostenitori sono Unrae, Toyota e Honda ma l􏰁Osservatorio è aperto a nuove partnership con aziende, associazioni e istituzioni appartenenti a tutti i settori che concorrono all􏰁ecosistema della mobilità e dell’auto, con tre possibili livelli di adesione: PartnerMain Sponsor Sponsor.

    Caroli Pirolo Osservatorio

    Clicca qui per il sito dell’Osservatorio Auto e Mobilità di Luiss Business School.

  • Toyota Kenshiki Forum, il futuro passa per il plug-in hybrid. Novità C-HR Prologue, nuova Prius e bZ Compact Suv

    Toyota al Kenshiki Forum 2022 guarda al futuro e sembra accompagnare per mano i suoi clienti verso una crescente elettrificazione.

    Nell’appuntamento annuale del gruppo Toyota, riservato a un selezionato gruppo di esperti e giornalisti, è possibile scoprire le linee di indirizzo e conoscere in anteprima i futuri modelli. Quest’anno emerge con forza l’accelerazione della casa giapponese nel passaggio dall’ibrido non ricaricabile al plug-in hybrid e all’elettrico puro.

    Nuovo C-HR sarà Plug-in Hybrid

    L’anteprima del prototipo Toyota C-HR Prologue anticipa linee estetiche e contenuti tecnologici della nuova generazione di un’auto di grande successo sul nostro mercato.

    Toyota C-HR Prologue

    Il concept CH-R Prologue è molto vicino alla versione di serie della prossima Toyota C-HR, che arriverà probabilmente nelle concessionarie entro il prossimo anno.

    Il design audace conferma le scelte fatte con il primo modello, ma aggiunge un tocco di innovazione soprattutto nella levigatura delle superfici e nel frontale con firma luminosa Hammerhead, cioè a testa di martello, che contraddistingue tutti i nuovi modelli del marchio.

    Toyota C-HR Prologue frontale hammerhead

    La novità più grande, comunque, riguarda il sistema di trazione perchè alla versione full hybrid si aggiunge un’inedita motorizzazione plug-in hybrid, con Powertrain quasi certamente analogo a quello della Toyota Prius di quinta generazione.

    Quinta generazione Prius

    Anche la nuova Toyota Prius esordisce in Europa al Kenshiki Forum di Bruxelles.

    La quinta generazione del mostro sacro dell’elettrificazione automobilistica, prima auto di serie della storia ad aver portato sul mercato la tecnologia ibrida, in Europa è soltanto ibrida plug-in.

    Toyota Prius Plug-in hybrid

    Il suo sistema di trazione, composto da un nuovo motore a benzina due litri di cilindrata con potenza di 112 kW (152 cv) e da un motore elettrico da 120 kW (163 cv), eroga una potenza totale di 164 kW (223 cv), di gran lunga superiore alla potenza massima dell’attuale versione plug-in, che si ferma a 90 kW (122 cv).

    L’autonomia in modalità elettrica con una ricarica completa delle batterie al litio da 13,6 kWh è di circa settanta chilometri e le emissioni annunciate sul ciclo Wltp sono di 19 g/CO2 al chilometro.

    Se confermato dall’omologazione ufficiale, questo numero consentirà alla Toyota Prius di accedere in Italia al massimo livello degli incentivi, se il prezzo sarà mantenuto al di sotto dei trentacinquemila euro Iva esclusa (42.700 euro a listino). 

    Sei elettriche bZ entro il 2026

    Il prototipo elettrico Toyota bZ Compact Suv anticipa invece l’arrivo di un modello esclusivamente elettrico a batterie più compatto della Toyota bZ4X, prima auto elettrica del marchio già presente a listino, nella nuova famiglia delle auto Toyota bZ, cioè Beyond Zero.

    Kenshiki Forum bZ Compact Suv Concept

    Entro il 2026 la Toyota lancerà sul mercato in Europa sei nuovi modelli elettrici identificati dalla sigla bZ.

    Il prototipo bZ Compact Suv ha dimensioni simili a quelle della Toyota C-HR e sarà disponibile soltanto in versione elettrica a batterie. Le novità più interessanti riguardano gli interni e (forse) il sistema di sterzata.

    Il volante stilizzato a forma di cloche fa supporre che la tecnologia di sterzata steer-by-wire, disponibile come optional sulla Toyota bZ4X, sia destinata a diventare una caratteristica di tutti i modelli bZ.

    Toyota bZ Compact Suv Concept interni cloche

    Molto interessante l’idea di una traccia luminosa nell’abitacolo, che rende evidente chi stia interloquendo con l’assistente vocale di bordo e stabilisce una sorta di filo diretto tra l’auto e i passeggeri.

    Approccio multi-tecnologico

    La scelta strategica dell’approccio multi-tecnologico, che propone diverse soluzioni al cliente e non sterza unicamente sulla prospettiva elettrica a batterie, come fatto da altri grandi gruppi europei, è sottolineata direttamente del numero uno mondiale.

    Akio Toyoda

    Il suo pensiero viene riferito dalla portavoce personale Julie Hamp a un piccolissimo gruppo di media del quale faccio parte.

    Julie Hamp è arrivata appositamente a Bruxelles per riportare le parole di Akio Toyoda:

    Pensate a noi come a un grande magazzino. La varietà è ciò che rende interessante un centro commerciale per un largo gruppo di clienti. Andreste a fare acquisti in un grande magazzino che offre abiti di un’unica misura? 

    Al Kenshiki Forum è evidente come questa frase si traduca in una gamma completa di soluzioni da proporre al mercato nei prossimi anni.

    Toyota approccio multi-tecnologico power of and

    Anche motori tradizionali alimentati a idrogeno

    Rispetto al noto portafoglio tecnologico della Toyota composto da sistemi di trazione full hybrid, plug-in hybrid, elettrici e a idrogeno con celle a combustibile, il gruppo svela l’ulteriore opzione dei veicoli con motore a combustione interna alimentato a idrogeno, particolarmente interessante per la decarbonizzazione del trasporto pesante.

  • Honda HR-V hybrid, nella mia prova emerge il carattere razionale

    La Honda HR-V prima serie del 1998 ha un posto speciale nella mia memoria. La ricordo parcheggiata nel garage mentre le giravo intorno cercando di capire cosa avesse di così speciale da avermi letteralmente conquistato.

    Si trattava di un concetto automobilistico completamente nuovo e per molti versi azzardato, se lo guardiamo in base agli sviluppi che ha avuto, molti anni più tardi, il mercato dei Suv-crossover compatti.

    Honda HR-V prima serie, l’azzardo

    La prima Honda HR-V, quella che ha fatto nascere un’intera categoria di veicoli, ha soltanto due porte e quattro posti a bordo, con un bagagliaio piuttosto limitato.

    Honda HR-V prima serie 1998

    Non nasce come auto per famiglie, piuttosto come auto per persone con una vita molto attiva e desiderose di uno stile di utilizzo razionale, evidenziato dalla posizione di guida rialzata, ma anche sportivo, come testimoniavano chiaramente le due porte di ispirazione coupè.

    Honda HR-V terza serie, la sintesi

    La maniglia nascosta delle portiere posteriori della nuova Honda HR-V di terza serie, non sono un vezzo stilistico senza radici. Sono un tributo all’invenzione del 1998. che si ritrova anche in molte altre caratteristiche dell’attuale modello.

    Honda HR-V profilo in parcheggio aeroporto

    Le dimensioni sono molto più compatte di quanto si percepisca, sia da fuori che nella vivibilità interna. La lunghezza di 4,34 metri permette un’ottima guidabilità urbana, eppure dentro lo spazio non manca.

    Le sedute posteriori riservano la bella sorpresa di uno spazio estremamente generoso per le gambe, anche 15 centimetri superiore rispetto a modelli concorrenti, unito a dotazioni di serie aggiornate per il confort di bordo. Le bocchette di distribuzione dell’aria climatizzata, insieme alle due prese Usb e ad apposite tasche interne contenute nei portaoggetti posteriori dei sedili – dedicate allo smartphone – sono begli esempi di attenzione alla vita dinamica che ha ispirato i progettisti del modello fin dalla prima serie.

    Honda HR-V tra quarti avanti

    Prova di guida

    Quando ci si siede alla guida, l’ambiente moderno e curato e le partenze elettriche del sistema ibrido Honda sempre rispondenti alle richieste del guidatore danno una piacevole sensazione di grande controllo.

    Lo schermo da 8,9 pollici del sistema multimediale Honda Connect è al centro del cruscotto e propone una sistema di infointrattenimento piacevole e intuitivo. La risposta ai comandi è veloce e dei tasti fisici sulla sinistra del display hanno la specifica funzione di tranquillizzare anche chi non è nativo digitale.

    La connettività Android e Apple si dimostra immediata e senza intoppi, con collegamento wireless nel caso di Apple CarPlay. Utilizzo anche l’assistente vocale, che si attiva dicendo “Ok, Honda”, con soddisfazione e senza problemi di comprensione dei comandi se ben pronunciati.

    Sistema full-hybrid

    La tecnologia ibrida a bordo della Honda HR-V è la stessa della Honda Jazz. Si tratta di un Powertrain che privilegia la funzione di trazione del motore elettrico, con il motore a benzina utilizzato come generatore elettrico, e per questo è definito da molti “ibrido serie”. Nella realtà, non si tratta soltanto di questo ed ha fasi importanti di funzionamento, in condizioni di marcia anche critiche – dal punto di vista delle emissioni e dei consumi – durante le quali il motore a benzina invia direttamente potenza alle ruote.

    Clicca qui e leggi Come funziona il sistema Full-Hybrid Honda.

    Prestazioni e consumi

    Le prestazioni dinamiche sono di tutto rispetto. In accelerazione e tra le curve di un percorso misto extra-urbano il controllo della traiettoria da parte del guidatore e il confort interno dei passeggeri segnano entrambi valutazioni più che positive.

    Honda HR-V alto tre quarti

    La Honda HR-V è un’auto che va guidata e vissuta per poterne apprezzare veramente le doti.

    Il sistema ibrido Honda fa registrare consumi molto contenuti in città e particolarmente ridotti – considerando lo stile di guida che ho deciso di tenere – anche in era urbano. In funzione della pesantezza del piede sull’acceleratore, ci si mantiene nei due casi al di sotto dei 5 litri di consumo ogni cento chilometri.

    Honda HR-V frontale FO

    Se si sceglie di essere ulteriormente attenti alle tasche, all’ambiente e alla sicurezza propria e degli altri su strada, con accelerazioni graduali e velocità di punta contenute, l’elettrificazione risulta ancora più efficace e i consumi si avvicinano ai 4 litri per cento chilometri.

    In autostrada, i consumi salgono con la velocità, specialmente una volta oltrepassati i 120 km/h. Impostando il sistema di gestione automatica della velocità di crociera sui 130 km/h, in funzione del traffico e delle salite presenti sul tracciato, il consumo arriva a superare i 6 litri ogni 100 chilometri.

    Honda HR-V posteriore tre quarti vicino

    Magic seats

    Molto comodo il sistema di chiusura dei sedili posteriori Magic Seats. Il meccanismo permette di sollevare dall’interno dell’abitacolo le sedute del divano posteriore, diviso in due parti, fino a bloccarle in alto in maniera indipendente l’una dall’altra.

    Questo permette di ottenere spazio nella parte posteriore per caricare oggetti particolarmente ingombranti.

    Honda HR-V Magic Seats

    Prezzo

    Prezzo partire da 31.200 euro per la versione Elegance, che diventano 35.100 euro per la Advance e 37.600 euro per la Style.